Il Salone Nautico di Genova chiude martedì 26 settembre ma una cosa si può già dire con assoluta franchezza: è stato il trionfo degli imprenditori italiani che hanno saputo risalire la china alla faccia di governi miopi, demagogici e populisti.
Diceva Cardo Burlando all’epoca sindaco di Genova (1992-93) nonché predecessore dell’attuale governatore Toti: ”Questo comparto ha preso belle botte in questi ultimi anni a causa della crisi economica ma anche per colpa di alcune scelte politiche demenziali. Il decreto Monti ha fatto scappare dall’Italia 40.000 barche. Scelte dissennate che sono state perseguite nonostante i ripetuti avvisi e le ripetute allerte”.
Unanime da allora l’impegno: difendere le eccellenze per il bene del Paese. E il salone Nautico ce l’ha fatta. Oggi l’appuntamento (annuale) del mercato della nautica da diporto è un chiaro punto di riferimento del mercato nazionale e internazionale.
Un evento particolarmente gradito sia dal pubblico che dagli espositori. È l’unica manifestazione di settore ad essere organizzata a livello europeo. Il salone ora ha cambiato volto, è diventato una piattaforma unica al mondo per il business, per il settore e per la sua filiera. I numeri lo testimoniano: 1.043 brand ( +4,5% sul 2022). Imbarcazioni da 2 a 40 metri di lunghezza, 143 nuovi posti barca in acqua realizzati grazie all’apertura di nuovi canali. Ben 182 le novità presenti quest’anno. Il salone Nautico di Genova mira a diventare n.1 al mondo. È sulla buona strada.
GENOVA, CINQUE SALONI IN UNO
L’appuntamento 2023 ha messo in campo una offerta speciale: cinque saloni in uno, assolutamente complementari e nello stesso tempo caratterizzati da una propria identità. Eccoli:
1) SALONE TECH TRADE – Un padiglione dedicato alla componentistica e agli accessori. Tecnologia e innovazione. Strumentazione elettronica per la navigazione, attrezzature per i porti turistici.
2) SALONE DELLA VELA – un salone ricco di fascino che ha accolto il mondo della vela a 360 gradi, rivelando tutti i punti di forza di un segmento in continua evoluzione. In vetrina barche,accessori, abbigliamento tecnico, componentistica.
3) I FUORIBORDO – Salone entusiasmante e coinvolgente. In esposizione i top brand internazionali di motori fuoribordo package e imbarcazioni pneumatiche.
4) YACHT E SUPERYACHTS – Raccolta in una darsena esclusiva l’eccellenza della produzione Made in Italy e mondiale insieme. È stata predisposta un’area straordinaria e avveniristica con tutti i servizi per l’accoglienza. Un mondo esclusivo tutto da esplorare che quest’anno ha prestato attenzione anche ai multiscafi.
5) LIVING THE SEA – Il mare per tutti, conoscerlo e rispettarlo; un’area molto apprezzata che ha accolto al suo interno le attività dedicate alle prove in mare (vela e sport nautici ).
UN COMPARTO CHE CONTINUA A CRESCERE
Un comparto pronto a superare i 7 miliardi di fatturato. I cantieri italiani esportano, crescono e temono (anche) la conversione ecologica. Non tanto perché non siano in grado di adeguare la produzione. Il problema si sta rivelando l’immagine della nautica e la sua assunzione di responsabilità che può diventare un argomento sensibile. L’impegno fondamentale è rivolto alla sostenibilità.
Ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, un velista praticante: ”Questo salone è un palcoscenico della nautica di tutto il mondo con un notevole ritorno turistico per la città”. In occasione della sua visita al Salone, la premier Meloni ha sbloccato 230 milioni di opere strategiche riconoscendo l’eccellenza italiana come “ il settore nautico che da lavoro a maestranze italiane producendo una filiera che da’ lavoro a oltre 200.000 lavoratori facendo attenzione alla nostra tradizione. Il mare è una delle Infrastrutture più strategiche che l’Italia possiede. Cerchiamo, con questo accordo fatto con la regione Liguria, di far sì che l’Italia troppo spesso fanalino di coda nella spesa dei fondi europei diventi invece una nazione che sia di esempio su questo”.