Sanatoria tasse da sei anni, 1 contribuente su 2 ha debiti con fisco. Ogni anno 80 mld in più di non pagato Sanatoria tasse da sei anni, 1 contribuente su 2 ha debiti con fisco. Ogni anno 80 mld in più di non pagato

Sanatoria tasse da sei anni, 1 contribuente su 2 ha debiti con fisco. Ogni anno 80 mld in più di non pagato

Dice l’aggiornato calcolatore della Cgia che domani 7 giugno è il tax free day, cioè il giorno in cui si comincia a lavorare, a produrre reddito che, in corso d’anno, non andrà al Fisco, alle tasse, all’Agenzia delle Entrate. Dopo 157 giorni lavorativi  nel 2022 finalmente domani si comincia a lavorare per se stessi e non per le tasse (l’anno scorso i giorni per le tasse erano stati secondo analogo calcolo 158). Quanto piace al racconto che l’Italia fa di se stessa questo “metà anno se ne va per le tasse”, piace perché espone l’oggettività di una pressione fiscale eccessiva, addirittura il 43 per cento del Pil. Eccessiva, troppo tasse, abnorme e intollerabile questa montagna di tasse che ci fa lavorare fino al 7 giugno solo per pagarle. Se le pagassimo…

La metà dei contribuenti, 19 milioni hanno debiti col fisco

Se le pagassimo davvero e tutte le tasse. Così non è. E qui non si parla e non si calcola l’evasione, le tasse evase, i redditi nascosti, l’economia in nero. Qui si fa di conto solo delle tasse accertate e poi non pagate. Non i circa 120/150 miliardi annui di evasione fiscale (stima). No, no: l’evasione non c’entra. Non c’entra nel calcolo. Il calcolo di quanti contribuenti italiani (circa 40 milioni) abbiano debiti col fisco non per evasione da accertare ma per reddito accertato sul quale non si è pagato. Quanti su 40 milioni? Diciannove, quasi uno su due. 

Rottamazione, stralcio, sconto

Sono sei anni filati che lo Stato fa robusto sconto a chi ha debiti col Fisco. Sei anni filati di rottamazione cartelle esattoriali, stralcio interessi e mora, sconto sulla cifra da pagare. Sei anni di sanatoria fiscale non hanno però tolto l’abitudine di non pagare. L’hanno invece rafforzata. Cosa fa almeno la metà dei contribuenti che accetta e sottoscrive questo patto col fisco? Quale patto? Eccolo: quel che devi pagare e non hai pagato da anni viene scontato, ridotto e diviso in rate concordate. Cosa fa a questo punto la quasi metà dei contribuenti che ha firmato il patto? Si prende, intasca lo sconto, paga la prima rata, magari la seconda e poi smette di pagare. Fiducioso arriverà nuovo sconto e nuova dilazione. 

Nel frattempo, ogni anno

Ogni anni di questa giostra tradotto in cifre significa circa 10 miliardi di tasse arretrate finalmente pagate a fronte di altri 80 miliardi che si aggiungono al monte (meglio sarebbe dire Himalaya) del non pagato. Rinviare il pagamento, non pagare la tassa prima e la cartella esattoriale poi è pratico e remunerativo. In una parola, conviene. E se ufficialmente lo fa da anni anno dopo anno quasi la metà dei contribuenti il non pagare non è vizio diffuso ma uso e costume condiviso. Avremmo lavorato fino a domani 7 giugno solo per quella sanguisuga del Fisco, avremmo con due me e non avremo lavorato, avremo con una sola m. Avremmo…alla condizione che davvero avessimo pagato negli anni tutte quelle tasse. Ci lagniamo come lo avessimo fatto, ma almeno uno su due ha avuto ed ha la lacrima lunga e copiosa e il braccino corto e furbetto.

Gestione cookie