Sanità Regione Lazio, la scure di Bondi: ridotti i finanziamenti di quasi 100 mln

Enrico Bondi

ROMA – Il super commissario della sanità del Lazio Enrico Bondi ha preparato la scure che si abbatterà sugli ospedali privati che a Roma lavorano per il pubblico, ed ha deciso di tagliare quasi 96 milioni di euro al Policlinico Gemelli (noto per aver ricoverato papa Wojtyla), al Campus Biomedico, ad altre cliniche e ospedali religiosi.

Il provvedimento è contenuto in due decreti (il 348 e 349) firmati il 22 novembre: la scure va a colpire in particolare il Policlinico Gemelli (che vede ridotti i finanziamenti di 25 milioni), le strutture religiose (meno 17), la Fondazione Santa Lucia (meno 4) e decine di ambulatori convenzionati. Il rischio che ora partano dei ricorsi al Tar è altissimo.

La sanità privata, dopo aver letto i decreti, prepara le barricate: anche il rischio dei ricorsi al Tar resta altissimo. Unindustria che raccoglie circa 100 strutture e 10 mila lavoratori nel Lazio e Federlazio, le due organizzazioni più importanti del settore, si stanno preparando: “Comprendiamo la necessità di attuare una razionalizzazione del sistema — spiega Riccardo Fatarella, presidente della sezione sanità di Unindustria — ma contestiamo in modo assoluto il meccanismo dei tagli lineari, sia perché vengono attuati a fine novembre sul budget di quest’anno, quindi in forma retroattiva, sia perché i provvedimenti sono basati su dati sbagliati, imprecisi e parziali. I ricorsi alla giustizia amministrativa saranno inevitabili”.

“Chiediamo a Bondi una immediata operazione verità sui conti e un contributo gratuito degli esperti di Unindustria per fare funzionare gli uffici regionali”. Altrimenti “ogni progetto, anche di Bondi, finirebbe per non ottenere alcun risultato positivo”.

Anche le cliniche dell’Associazione ospedalità privata (Aiop) del Lazio si dicono molto preoccupate. Il presidente Jessica Faroni ha detto che “i tagli orizzontali continuano a colpire i privati dal 2008, sebbene noi siano la parte del sistema meno costosa rispetto all’assistenza erogata. Ci stanno distruggendo, ma perché hanno ridotto i finanziamenti solo ai privati?”.

Critiche roventi anche da Gianni Nigro della Cgil Funzione pubblica di Roma: “Così si mette in ginocchio l’assistenza e ci sono migliaia di infermieri, medici e tecnici che rischiano il posto di lavoro. Faremo le barricate”.

I provvedimenti varati da Bondi prevedono una riduzione di 63 milioni di euro per l’assistenza ai malati acuti neo due grandi policlinici privati (Gemelli e Campus Biomedico) e nei più piccoli ospedali religiosi.

Ben 16 i milioni in meno, andranno a cliniche e istituti scientifici specializzati in riabilitazione neuromotoria. Un tagli di altri 13 milioni si abbatterà su una serie di voci che vanno dalla formazione a programmi di integrazione tra assistenza ospedaliera, territoriale e socio-sanitaria. La decurtazione di fondi non risparmierà neanche malattie sociali molti gravi come l’Aids.

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