Sanzioni Libia, congelata la quota del Financial Times del fondo vicino a Gheddafi

Muhammar Gheddafi

LONDRA – Il governo britannico ha congelato la quota libica nella casa editrice Pearson che pubblica il Financial Times. Lo ha annunciato la stessa Pearson.

La Libyan Investment Authority (Lia) possiede circa il 3,27%  delle azioni del gruppo britannico che ha detto di aver ricevuto “pareri legali” secondo i quali le partecipazioni del fondo sovrano libico rientrano nel quadro delle sanzioni decretate contro il dittatore libico Muhammar Gheddafi  e la sua famiglia.

La decisione della Pearson potrebbe segnare la prima volta che una società sospende il pagamento dei dividendi a un azionista per ragioni morali. L’amministratore delegato del gruppo, Dame Marjorie Scardino, aveva fatto sapere di essere a disagio con la partecipazione libica e che avrebbe chiesto consiglio legale su come muoversi.

Seguendo questo consiglio la Pearson oggi ha congelato le azioni in accordo con le nuove sanzioni britanniche contro Tripoli. “Non registreremo alcun trasferimento o pagheremo alcun dividendo delle azioni fino a nuovo ordine”, ha indicato in un comunicato il gruppo di cui la Lia è il quinto azionista.

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