Saras, i Moratti vendono il 13,7% ai russi di Rosneft

MILANO – La famiglia Moratti ha ceduto il 13,7% di Saras al gruppo petrolifero russo Rosneft che entra nel capitale e lancia un’Opa a 1,37 euro per azione sul gruppo. Lo annuncia una nota dell’azienda, in cui si precisa che l’offerta riguarda solo il 7,29% del capitale quotato.

Firmatari dell’accordo con Rosneft sono l’accomandita della famiglia Moratti, Gian Marco Moratti e Massimo Moratti. Oggetto del contratto di compravendita è la cessione ai russi di 130,2 milioni di azioni Saras (pari a circa il 13,70%) per un corrispettivo di 178,49 milioni. I fratelli Gian Marco e Massimo venderanno inoltre tutte le azioni da loro personalmente detenute in Saras pari a 6 milioni di pezzi ciascuno.

Come previsto nel contratto di compravendita, l’acquirente ha deciso di lanciare, condizionatamente al perfezionamento della compravendita, un’Opa volontaria parziale su 69,31 milioni di azioni, al prezzo di 1,37 euro per azione, che è lo stesso prezzo per azione corrisposto in favore dei venditori. La Sapa non apporterà le proprie azioni all’offerta, al fine di consentire agli altri azionisti di vendere le proprie azioni nella stessa proporzione delle azioni complessivamente vendute.

In base all’accordo sono previste alcune modifiche dello statuto, in forza delle quali, oltre alla nomina di un amministratore da parte dei soci di minoranza, uno dei membri del Cda sarebbe tratto dalla lista dei candidati presentata e votata da un azionista che detenga singolarmente almeno il 12% del capitale; inoltre, sarebbe eliminata la previsione che consente di escludere il diritto di opzione in favore degli azionisti nei limiti del 10% del capitale, così come consentito dal codice civile.

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