Saras: nel secondo trimestre persi 44 milioni

MILANO – Sui conti di Saras pesa piu' il cattivo andamento dei derivati che la crisi libica: nel secondo trimestre dell'anno il gruppo di raffinazione petrolifera ha segnato una perdita 'adjusted' di 44,3 milioni di euro, contro un utile di 2,4 milioni registrato nello stesso periodo 2010.

Saras, afferma una nota, ''adotta una politica di copertura delle proprie transazioni commerciali su grezzo e prodotti mediante l'uso di strumenti derivati'', che avevano portato un contributo positivo nei risultati del secondo trimestre 2010 di circa 17 milioni di euro mentre nel secondo trimestre di quest'anno ''sono state realizzate perdite'' per circa 24 milioni.

Nel secondo trimestre 2011 per Saras sono in aumento i ricavi: +21% a 2,6 miliardi di euro, che portano i ricavi complessivi del primo semestre 2011 a 5,3 miliardi (+31% rispetto allo stesso periodo 2010). A livello semestrale le perdite 'adjusted' sono state di 4,9 milioni, contro il 'rosso' di 27,4 milioni del primo semestre 2010.

La riduzione delle perdite nella prima parte del 2011 e' attribuita ''principalmente al miglior risultato conseguito dal settore raffinazione'' ma anche ''il settore marketing ha fornito un contributo al risultato di gruppo superiore a quello fornito nel medesimo periodo del 2010''.

''Nel primo semestre del 2011 l'intero settore della raffinazione europea – commenta il presidente di Saras Gian Marco Moratti – si e' dovuto adeguare alla generalizzata contrazione dei margini, principalmente causata dalla crisi libica: per noi gli effetti di questa crisi sono stati contenuti, con buon successo, grazie a un'accorta politica di approvvigionamento, unita a una stagione di importanti manutenzioni programmate''.

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