Scalata Mediaset: Bolloré indagato a Milano per aggiotaggio sui titoli

MILANO – Scalata a Mediaset, Bolloré indagato a Milano con l’accusa di aggiotaggio sui titoli. L’iniziativa della Procura è scattata dopo l’esposto presentato dal gruppo di Cologno contro l’operazione del finanziere bretone. Il principale azionista del gruppo televisivo Vivendi è infatti indagato per concorso in aggiotaggio. Nel mirino è finita la scalata a Mediaset del gruppo Vivendi, dopo che nell’estate scorsa tra i due colossi televisivi era stato raggiunto un accordo. L’intesa di luglio prevedeva che i francesi avrebbero preso il 100 per cento di Mediaset Premium, la deficitaria pay-tv del Biscione. Vivendi avrebbe pagato Premium con un pacchetto di sue azioni (pari al 2,962% del capitale sociale). La casa madre Mediaset avrebbe ottenuto anche un altro fascio di azioni (lo 0,538% di Vivendi) e girato ai francesi, a sua volta, un 3,5% del proprio capitale.

Dopo l’estate, a sorpresa, spiega Emilio Randaco per Repubblica, il gruppo transalpino ha spedito questo contratto su un binario morto lasciando intendere che la situazione finanziaria di Mediaset Premium era molto più grave di quanto immaginasse. Le tensioni tra Vivendi e il Biscione hanno immediatamente depresso l’andamento del titolo della società milanese. E Vivendi questa l’accusa della famiglia Berlusconi – ne avrebbe approfittato per avviare la scalata ostile a Mediaset. Dopo l’esposto degli italiani, i pubblici ministeri milanesi hanno sentito in due occasioni, ma come semplice testimone, il finanziere tunisino Tarak Ben Ammar, considerato molto vicino sia Bolloré sia a Berlusconi.

Oltre al fronte giudiziario, Vivendi ha aperto quello regolamentare. E ieri l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine ha tentato di spargere ottimismo. A suo parere, il colosso francese ha in mano gli argomenti utili per rispondere al nostro Garante per le Comunicazioni (l’AgCom) che ha aperto una formale istruttoria sul caso.

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