ROMA – Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, dice che il Jobs Act è una “riforma notevole” del mercato del lavoro. Il giorno prima la Merkel (che sarebbe suo “superiore”) aveva invece giudicato insufficienti le misure del governo italiano (e di quello francese). Retromarcia della Germania o piuttosto un modo per alimentare le beghe all’interno del governo tedesco? Comunque sia, resta che l’elogio di Schaeuble ha provocato il dietrofront parziale della Merkel, che ha promosso a sua volta il Jobs Act. Pubblicamente, anche se ha affidato al suo portavoce la dichiarazione ufficiale.
Schaeuble
“L’Italia ha approvato una riforma notevole del mercato del lavoro”: lo ha detto il ministro dell’economia Wolfgang Schaeuble entrando all’eurogruppo. Schaeuble ha poi aggiunto che “la Commissione ha proposto di dare più tempo (per sforzi sui bilanci, ndr) ad alcuni, e il tempo deve essere usato”.
Retromarcia Merkel
Il Jobs Act in Italia “è un primo passo importante” per il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro italiano. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert rispondendo ad una domanda sulle affermazioni di Angela Merkel sulle riforme di Italia e Francia.
“Il governo tedesco ha molto rispetto” per la riforma del lavoro in Italia, ha detto il portavoce Seibert. “Sappiamo che fare riforme del genere è difficile – ha detto a proposito del Jobs Act – conosciamo la situazione politica interna e sappiamo che ci sono proteste”. Seibert ha “lodato” questo “primo passo”, esplicitamente, facendo però anche riferimento all’importanza dei decreti attuativi che seguiranno.
Salvini pro-Merkel
Merkel “ha ragione quando dice che il governo Renzi non ha fatto un accidenti”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando in un incontro a Mosca con la stampa italiana le parole della cancelliera tedesca. “Che poi sia la Merkel a dovercelo dire – prosegue Salvini – mi dà fastidio perché non abbiamo bisogno che ce lo dica lei”.
Secondo il leader leghista, con Renzi e Merkel “si incontrano due torti: quello del governo italiano e quello dell’Europa perché” la cancelliera “ha ripreso un giudizio della Commissione europea”. Salvini si è poi scagliato proprio contro la Commissione europea, tuonando che “se si facesse gli affaracci suoi sarebbe sicuramente meglio per tutti”, ma ha ribadito che “il semestre italiano si chiude con il nulla, purtroppo”.