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Sciopero benzinai sospeso: distributori aperti il 18 luglio dopo appello Garante

di admin |17 Luglio 2013 19:55

Sciopero benzinai sospeso: distributori aperti il 18 luglio dopo appello Garante (Foto LaPresse)

ROMA – “Sospendere immediatamente lo sciopero“. Roberto Alesse, presidente del Garante per gli scioperi,  lo aveva chiesto ai benzinai e loro lo hanno ascoltato. Lo sciopero dei benzinai iniziato la sera del 16 luglio e che sarebbe dovuto finirte il 19 luglio è stato revocato. I distributori di benzina saranno regolarmente aperti dal 18 luglio.

Le organizzazioni sindacali dei gestori hanno deciso di sospendere lo sciopero sulle tratte autostradali riaprendo gli impianti alle 6.00 di domani mattina. Dopo l’appello dell’Autorità per gli scioperi, i sindacati hanno infatti riconosciuto al Garante ”il valore politico della coraggiosa iniziativa assunta”.

La sospensione dello sciopero era stata chiesta dal Garante dopo che le compagnie petrolifere hanno annunciato la propria disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti di Eni, Totalerg, Shell, Tamoil, Esso, Kuwait Petroleum, Api e Autostrade per l’Italia.

La Commissione di garanzia per gli scioperi si è impegnata da parte sua a svolgere ”un forte ruolo di moral suasion nei confronti del governo e delle altre istituzioni competenti, affinché sia garantita l’immediata ripresa delle trattative, che conduca a una tempestiva soluzione della vicenda”.

Il Garante ha poi aggiunto: “Le compagnie petrolifere, consapevoli della situazione di emergenza in cui versa l’intero comparto, confermano la volontà di consolidare le relazioni sindacali a livello di singola compagnia, ribadendo, al tempo stesso, la disponibilità a confrontarsi, già nel corso delle prossime settimane, con la Commissione di garanzia, assieme alle associazioni sia dei gestori dei carburanti sia delle società concessionarie, nella ricerca comune di misure atte a raffreddare il conflitto in corso e, pertanto, a contenere gli effetti della crisi”.

Tutte le parti, conclude l’Authority, hanno anche ”ribadito l’ineludibile necessità di una razionalizzazione strutturale del sistema per la quale rimane decisivo il ruolo del governo”.

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