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La Lega minaccia lo sciopero fiscale, a rischio 290 miliardi di gettito

di admin |26 Maggio 2011 20:20

ROMA – Niente ministeri al Nord? E allora sciopero fiscale. La minaccia ventilata dalla Lega, se davvero fosse attuata, potrebbe costare cara. Proviene dalle regioni settentrionali, infatti, il 56,5% delle entrate tributarie, quasi 290 miliardi che rimpinguano le casse dello Stato e valgono oltre il 18% del Pil. Se la protesta per lo spostamento di alcuni dicasteri a Milano, fomentata dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, facesse breccia nel ”popolo padano” potrebbe raggiungere 26 milioni e 800 mila persone.

Una platea molto vasta, di poco inferiore alla metà della popolazione italiana, che si sente spesso vessata dal fisco. Secondo un’elaborazione della Cgia di Mestre (su dati relativi al 2007), un abitante del Nord Italia paga in media 10.790 euro di imposte l’anno, più del doppio di quanto versa un calabrese (4.953 euro), un pugliese o un siciliano. Le regioni più tassate sono certo anche quelle dove è più alto il Pil e dove si concentra gran parte dei consumi: il Settentrione vale il 54,6% del prodotto interno e il 51,8% della spesa familiare. Inoltre dà lavoro al 51,7% degli occupati.

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