ROMA – La dichiarazione della Uil “non può essere produttiva di effetti, salvo cadere nell’illegittimità, che l’Autorità non esiterebbe a sanzionare”. Così il Garante per gli scioperi mette in guardia il sindacato guidato da Luigi Angeletti che minaccia scioperi a oltranza, senza rispettare i limiti previsti, contro il blocco degli stipendi degli statali.
Il presidente dell’Autorità di Garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, è stato chiaro: il rischio è di multe salatissime che vanno dai 2.500 a 100 mila euro. “Non rispettare l’accordo significa non rispettare gli utenti, danneggiandoli”.
Inoltre, spiega Alesse, “gli accordi tra le parti non possono essere disdettati unilateralmente”. L’Autorità è anche “parte attiva dell’accordo, essendo chiamata a valutarne l’idoneità”.
Comunque secondo il Garante il problema sta nel fatto che “quanto detto dalla Uil finisce per danneggiare gli utenti”. Gli accordi che il sindacato sarebbe pronto a non rispettare in caso di sciopero rappresentano, chiarisce l’Autorità, un’intesa presa nel 2001 in attuazione della legge sul diritto di sciopero, la 146 del 1990. L’accordo del 2001 infatti disciplina anche le prestazioni cosiddette indispensabili: un complesso di regole, viene precisato, a tutela degli utenti, dal contingente minimo di personale negli uffici, alle fasce orarie, passando per la durata massima dello sciopero.
Le sanzioni applicabili in caso di violazione delle regole sullo sciopero, ricorda ancora il Garante, vanno da 2.500 euro ai 100.000 mila in casi di recidiva.
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