Nei giorni scorsi Guidalberto Guidi, presidente uscente di Ancma, l’associazione dei produttori di ciclomotori e motocicli, aveva dichiarato: «Sto andando a Roma perché stiamo trattando con il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che ringraziamo per la disponibilità, l’estensione degli incentivi per i 50 cc, la bicicletta e le due, tre e quattro ruote elettriche».
Purtroppo però, malgrado le dichiarazioni, gli appassionati delle due ruote dovranno aspettare che siano resi disponibili i nuovi fondi, quei 10/12 milioni aggiuntivi annunciati a maggio dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in seguito all’esaurimento dei primi 8,75 milioni, evaporati in poco più di tre settimane. Questi soldi dovrebbero essere disponibili solo a partire dalla seconda metà di settembre, giusto in tempo con l’avvio della fiera della bicicletta che si terrà a Milano dal 18 al 21 settembre, come auspicato da Guidi.
Piero Nigrelli, responsabile della sezione ciclo dell’Ancma ha dichiarato che «il ministero vorrebbe far ripartire la campagna di incentivi subito, ma di fatto non è possibile prima di settembre. Il provvedimento prima di tutto deve passare all’esame della Corte dei conti, poi servirà il tempo necessario per potenziare il sistema informatico, in modo tale che questa volta possa reggere il sovraccarico di accessi. Anche se tutto fosse pronto per fine luglio, poi le attività chiudono per le ferie estive. Senza contare che i negozi adesso sono vuoti, i prodotti sono esauriti. Le aziende, anche per via della crisi, avevano ridotto i budget e ora bisogna aspettare i rifornimenti».
L’importo massimo degli incentivi per le biciclette cambieranno: «Avremo nuovi tetti di sconto, pari al 30% fino ad un massimo di 200 euro per le bici e 450 euro per quelle a pedalata assistita», aggiunge Nigrelli. Gli incentivi di primavera prevedevano un importo massimo ben superiore, pari a 700 euro.
Sembra che per questi nuovi incentivi, una quota pari a 5 milioni circa sarà destinata al solo acquisto di motorini, su cui finora ha pesato il vincolo della rottamazione del vecchio Euro 0 o Euro 1. Ma per questi dettagli, in parte ancora oggetto di trattativa tra l’associazione dei costruttori e il ministero, bisognerà aspettare la pubblicazione ufficiale del provvedimento.