Se utilizzi questo metodo di pagamento apri gli occhi e fai attenzione: rischi conseguenze pesanti. Le multe sono salatissime.
L’assegno è un mezzo di pagamento attraverso il quale ci si impegna ad onorare l’adempimento di una prestazione economica. Ci si assume dunque l’obbligo di pagare una certa somma di denaro ad una persona ovvero ad un’azienda. Trattasi di uno strumento che viene utilizzato per semplificare le transazioni, infatti, non vi è la necessità di utilizzare il contante.
Gli assegni possono essere emessi sia dai privati sia dalle istituzioni finanziarie. Dato che, come già accennato, non richiede la presenza di contanti viene in genere preferito, ma attenzione poiché i pericoli e i rischi sono dietro l’angolo.
La nuova stretta: attenzione, potresti avere una multa
In caso di assegno scoperto ci si può trovare ad affrontare un problema legale e finanziario. Le difficoltà potrebbero sorgere sia per chi lo emette sia per chi lo riceve. Accade spesso che gli assegni vengano respinti per mancanza di fondi, causando poi effetti negativi per tutti coloro che sono coinvolti nella trattativa.
Sia che il problema attinga ad un assegno a vuoto sia ad un assegno non pagato e non protestato, gli effetti possono essere longevi e di una certa gravità . Cosa accade, dunque, quando un assegno è scoperto e, quali sono le sanzioni a cui si va incontro?
Allorché viene emesso un assegno scoperto, l’istituto di credito emette una comunicazione a chi ha emesso l’assegno, esortandolo a mettere sul conto i soldi necessari per coprirlo. Se in seguito alla seconda comunicazione di incasso, il traente non adempie, la banca procede con il protesto.
L’assegno scoperto è un titolo esecutivo e, significa che, il beneficiario può avviare una procedura di recupero del credito che può portare al pignoramento o alla vendita all’asta dei beni del debitore.
Dal 1999, con l’entrata in vigore del decreto legislativo numero 507 la pratica è stata depenalizzata e non configura più reato, bensì un illecito amministrativo. Tuttavia è bene fare particolare attenzione, poiché esistono dei casi in cui l’emissione di un assegno scoperto può integrare una specifica fattispecie penale.
Se infatti l’emissione avviene attraverso l’utilizzo di artifici e di raggiri volti a trarre in inganno la controparte, potrebbe configurarsi il reato di truffa. In questi casi, a costituire il reato è la presenza della condotta fraudolenta. Per quanto riguarda invece la sanzione pecuniaria base varia da 516 euro a 3.099 euro, ma può raddoppiare fino a 6.197 euro per importi superiori a 10.329 euro in caso di recidiva.