ROMA – Sergio Marchionne è ricoverato da un mese in Svizzera. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Entrato in clinica per un intervento alla spalla, in un comunicato dopo il repentino cambio dei vertici delle società Fca, Ferrari e Cnh Industrial, arriva un primo indizio sulle sue condizioni di salute. “Complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatori”, scrive in una nota Fca mentre il suo “allievo” John Elkann lo omaggia. “Un leader illuminato. Un mentore, ma soprattutto un amico”. Lo stretto riserbo resta sulla malattia che l’ha colpito, mentre la compagna Manuela Battezzato e i loro due figli Alessio Giacomo e Jonathan Tyler restano al suo capezzale. Ma Dagospia la sera del 21 luglio lancia l’indiscrezione: “Ha un tumore ai polmoni, è in coma profondo”.
La domanda su quale malattia abbia colpito l’ormai ex ad di Fca resta. Arrivato in Fiat 14 anni fa e fautore della rivoluzione da compagnia automobilistica italiana a multinazionale, nell’arco di poche ore dalla notizia delle sue condizioni, il suo ruolo nelle compagnie è stato sostituito. Mike Manley ha preso il suo posto in Fca, Louis Carey Camilleri ne è il successore in Ferrari, mentre per Cnh Industrial arriva una donna al comando dopo di lui, l’inglese Suzanne Heywood.
Ripercorriamo però la malattia di Marchionne. Oltre un mese fa aveva presentato il piano industriale di Fca 2018-2022, un piano che ora sarà Manley a portare avanti, e aveva commentato: “Tutti i cambiamenti che si prospettano non rappresentano una minaccia. In Fca abbiamo imparato a vivere nell’incertezza e siamo pronti a ogni eventualità”. Poi la presentazione della Jeep Wrangler in dotazione ai carabinieri lo scorso 27 giugno, in cui appariva sorridente ma pallido e stanco.
Dopo la presentazione, l’ex numero uno di Fca è arrivato nella sua camera in una clinica di Zurigo. Dal 28 giugno scorso è ricoverato, con la figlia e la compagna di una vita al suo fianco. Un’operazione alla spalla destra, questa la versione fornita. Poi il 21 luglio l’annuncio a sorpresa, la società inizia a trovare i suoi sostituti e infine dichiara “con profonda tristezza”, che le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente: “In settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del dottor Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore”, si legge.
John Elkann, cresciuto con lui nel mondo degli affari grazie a lui e nuovo presidente di Ferrari, lo definisce un “punto di riferimento ineguagliabile”: “Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia “.
Poi la rivelazione di Dagospia, che non trova per ora alcuna conferma né smentita. Un tumore ai polmoni e un coma profondo per Sergio Marchionne. Al momento sulla sua malattia resta il massimo riserbo.