A partire dal 1 gennaio 2025, gli automobilisti potrebbero vedersi costretti a pagare multe più salate. Questo aumento è dovuto all’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni previsto dal Codice della Strada, che si basa sull’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), monitorato dall’Istat.
Negli ultimi due anni, però, gli aumenti delle sanzioni sono stati congelati grazie alla legge di Bilancio 2023, che ha sospeso l’adeguamento degli importi delle multe fino alla fine del 2024. Questa misura è stata adottata in risposta alla difficile congiuntura economica causata dalla crisi energetica e dagli effetti residui della pandemia. Pertanto, gli importi delle multe sono rimasti fermi ai livelli stabiliti due anni fa, nonostante l’inflazione crescente.
Con la fine del blocco degli aumenti prevista per il 31 dicembre 2024, i nuovi importi delle multe potrebbero aumentare di oltre il 5%. L’adeguamento sarà determinato sulla base dell’indice dei prezzi al consumo, che a settembre 2024 segnava un aumento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2022. Questo aumento si tradurrà in un incremento proporzionale delle sanzioni. Il decreto interministeriale che stabilirà i nuovi importi minimi e massimi delle multe dovrebbe essere pubblicato entro la metà di dicembre 2024, salvo eventuali modifiche dell’ultimo minuto nella Legge di Bilancio.
Secondo i dati Istat, le infrazioni più comuni subiranno un aumento in linea con la variazione dei prezzi. Ad esempio:
Anche le multe per eccesso di velocità vedranno un rincaro. Per chi guida da 10 a 40 km/h oltre il limite, la sanzione salirà da 173 a 183 euro, mentre per chi supera il limite di 40-60 km/h, la multa passerà da 543 a 574 euro. Infine, per chi supera il limite di oltre 60 km/h, la sanzione aumenterà da 845 a 893 euro.
La guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l subirà un incremento. La multa per questa infrazione, che attualmente è di 543 euro, passerà a 574 euro.
Va precisato che le modifiche agli importi delle multe non interesseranno le sanzioni introdotte o modificate dopo il 1 gennaio 2023. Questo perché, per queste norme, non sono ancora trascorsi i due anni che determinano l’adeguamento dei costi. Pertanto, alcune sanzioni recenti non subiranno l’adeguamento immediato al tasso di inflazione.
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