Smart working statali fino al 31 luglio (e proroga in vista). Nel 2021 uno su tre da casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2020 - 14:13 OLTRE 6 MESI FA
Smart working statali: nel 2021 uno su tre da casa

Smart working statali (Ansa)

ROMA – Lo smart working per gli statali al momento è previsto fino al 31 luglio, ma sono in arrivo proroghe.

Lo ha detto la ministra della P.a. Fabiana Dadone intervenendo a Tgcom24.

A regime, smart working 30% personale

“Sì le prevediamo, per poi arrivare a regime a garantirlo per il 30% del personale, ove sia compatibile con il tipo di mansione che si svolge”, ha detto. 

Poche parole per annunciare una mezza rivoluzione per almeno un milione di dipendenti pubblici.

Lo smart working “non è solo una grande opportunità, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma dell’organizzazione del lavoro”, scommette il sindaco di Milano Sala.

Che ne coglie anche i rischi, visto che “i cambiamenti repentini vengono quasi sempre pagati dai più deboli”.

Statali, il protocollo quadro delle nuove regole

Niente sarà come prima. E le amministrazioni dovranno garantire oltre al distanziamento di un metro anche mascherine chirurgiche o barriere separatorie.

Questo per proteggersi dai colleghi. Se poi c’è di mezzo anche la cosiddetta “utenza esterna“, il pubblico, allora il kit si allarga a guanti o visiere.

A dettare le regole per un ritorno i sicurezza è il nuovo “protocollo quadro” tra il ministero della P.a e i sindacati.

Per ora siamo alle bozze, da limare in questi giorni.

Tuttavia l’obiettivo è chiaro: dare delle istruzioni comuni agli enti, riducendo i rischi di contagio da Covid e dando ai dipendenti, ormai abituati allo smart, tutte le assicurazioni del caso, al di là delle polemiche.

Termoscanner, turnazioni, sabato

Ecco che se la temperatura corporea, presa con il termoscanner, va oltre i 37,5 gradi non si entra.

E non fa differenza se si è lavoratori pubblici o privati cittadini in fila per una pratica.

Per gestire al meglio gli spazi ed evitare aggregazioni si mettono sul piatto turnazioni, giornaliere e settimanali.

C’è quindi in ballo il sabato. Si può arrivare anche a limitare i tempi di permanenza all’interno di spazi comuni.

Si raccomanda alle amministrazioni di dare un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione della mani.

Il pensiero va ai dispenser di gel igienizzante. Bisogna pensare bene anche alla gestione dei fornitori, mettendo a punto tempistiche e percorsi definiti, è l’avvertimento. (fonte Ansa)