SocGen, Jérome Kerviel condannato a cinque anni. Dovrà risarcire quasi 5miliardi

L'ex trader di SocGen Jérome Kerviel

L’ex trader di Societé Generale, il trentaduenne Jérome Kerviel, è stato condannato dal tribunale di Parigi a cinque anni di prigione, di cui almeno tre da scontare senza condizionale, e a pagare alla banca francese un risarcimento di 4,9 miliardi di euro, pari alla perdita che aveva provocato all’inizio del 2008 con operazioni speculative non autorizzate.

L’ex operatore, scrivono i giudici, ”ha oltrepassato il quadro del suo mandato prendendo posizioni speculative all’insaputa della banca, e in proporzioni gigantesche”. E’ stata quindi accolta in pieno la tesi dell’accusa, che aveva richiesto una pena solo leggermente più elevata di quella comminata, cinque anni di cui quattro senza condizionale.

Nei primi giorni del 2008, l’allora trentenne Kerviel nel giro di appena due settimane aveva acquisito, senza l’autorizzazione dei superiori, posizioni speculative per quasi 50 miliardi di euro (pari a una volta e mezzo i fondi propri di SocGen) su futures legati agli indici borsistici europei, scommettendo su un rialzo dei mercati. Operazioni realizzate sfruttando le maglie larghe del sistema di controllo delle transazioni della banca francese, di cui il giovane trader, che aveva lavorato per tre anni nel ‘back office’ (funzioni di supporto), aveva una conoscenza molto dettagliata.

Scoperte le transazioni, SocGen, già in difficoltà per altre perdite su prodotti derivati legate alla crisi, era stata costretta a liquidare in gran fretta le posizioni aperte dal trader, subendo una perdita di 4,9 miliardi di euro.

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