Non c’è motivo di sentirsi tranquilli per i risparmiatori italiani: mentre dormono, i loro soldi in banca potrebbero svanire nel nulla.
E non è una questione di sonno: può capitare a qualsiasi ora della giornata. Così come il progresso cresce e si evolve lo stesso succede nel mondo delle truffe. Insieme ai rapinatori di banche in carne ed ossa, quasi dei fossili oggi, stanno prendendo forma dei rapinatori digitali che senza troppi affanni potrebbero prosciugarti il conto.
Di cosa stiamo parlando? La tecnologia, il mondo informatico, tutto questo settore virtuale che sta assorbendo sempre di le nostre vite e soprattutto il nostro modo di vivere, è pericolosissimo se va nelle mani sbagliate.
Negli ultimi anni, i risparmiatori italiani hanno dovuto affrontare difficoltà economiche, peggiorate dall’aumento dell’inflazione e delle commissioni bancarie. Oltre a questo, sta aumentando un pericolo ancora più serio: le truffe informatiche, come il phishing, ma ci sono ulteriori novità.
Non solo phishing, occhio ai QR
Phishing, è una parola che sarebbe meglio entrasse nel vocabolario di chi ha qualche gruzzoletto da parte. Il termine phishing deriva dall’inglese fishing, che significa “pescare” e di conseguenza porta all’idea “abboccare all’amo“.
I truffatori si fingono operatori bancari e contattano le vittime via SMS, e-mail o altre piattaforme. Creano comunicazioni che sembrano autentiche e convincono la vittima a condividere dati personali o a cliccare su link falsi. Ma non finisce qui: sulla scia del phishing, è arrivato il quishing
Il quishing è una nuova truffa che utilizza codici QR. Quando si scansionano questi codici, si viene indirizzati a pagine web che imitano quelle della banca, dove i truffatori rubano le credenziali dell’utente. Le persone con conti nelle banche più grandi, come Intesa Sanpaolo e UniCredit, sembrano essere i bersagli preferiti, ma nessuno è realmente al sicuro.
la truffa avviene così:
1. La vittima riceve un’email o un SMS che sembra provenire dalla sua banca.
2. Il messaggio avvisa di un problema urgente (come un blocco del conto) e invita a cliccare su un link o a inserire dati personali.
3. Una volta che la vittima fornisce i suoi dati, i truffatori li usano per accedere al conto corrente e sottrarre denaro.
A questo punto l’unica cosa da fare è proteggersi. Come fare? Innanzitutto non condividete dati sensibili, ovvero non fornire codici di accesso, PIN o numeri di carta a nessuno. Non fidarti dei codici ricevuti via email o messaggio: usa solo quelli sui canali ufficiali della banca. Segnala immediatamente comportamenti sospetti, inviando subito alla banca e-mail o messaggi sospetti per accertarne la validità. Se ricevi dei link assicurati che siano ufficiali prima di cliccarci sopra.