Di che colore è il sole? Frizzante e volenteroso schierarsi sui social. Infatti il di che colore è il Sole è questione su cui ognuno ha un’opinione, anzi un’esperienza diretta. Di solito, quasi sempre (e anche senza il quasi) infondata quanto granitica la prima (l’opinione) e ascientifica fino all’inconsapevolezza delle modalità del suo verificarsi la seconda (l’esperienza diretta). Quindi di che colore è il Sole è dibattito-gioco-mobilitazione-chiamata tutti perfettamente a misura di social: ognuno può dire la sua e, affermando che altra evidente verità non c’è, giurare sulla falsità altrui. Chi resta muto di fronte alla domanda di quale colore sia il Sole? Nessuno.
Il partito Giallo e il partito Bianco
Provate anche voi a chiedere, agli amici, parenti, conoscenti. Le risposte si divideranno tra chi vi dirà che il colore del Sole è, come si vede, il Giallo. E chi vi dirà che il colore del Sole è, come si vede, il Bianco. Entrambi porteranno a riprova del loro colore come quello giusto niente meno che l’evidenza. Ed entrambi i partito, quello del Sole Giallo e quello del Sole Bianco, giurano sul colore del Sole per come lo vedono (o credono di vederlo) e non per come e quello che è.
Questione di occhi, i nostri
La gamma di frequenze della luce solare è nello spettro dal Verde al Blu. Se i nostri occhi avessero la possibilità di fissarlo il Sole, questo apparirebbe alla vista in maniera e in un colore che ci apparirebbe “innaturale”, mai visto. Appunto tra il Verde il Blu. Avete mai visto un Sole Verde-Blu? Mai visto appunto. Ma mai visto con i nostri occhi.
La parabola del colore e degli occhi
Questa della gente che convintamente si divide tra chi lo vede Giallo e chi lo vede Bianco ma nessuno dei due ha gli occhi attrezzati per vederne il vero colore non è solo un fenomeno fisico-ottico che riguarda il rapporto uomo-Sole. E’ anche una parabola di un fenomeno sempre più massiccio e rilevabile socio-politico-culturale. Sull’economia, sul clima, sulle libertà, sui diritti, sui doveri, sulle leggi, sullo Stato, sul capitalismo, sulla guerra, sulla pace, sul sesso, sulla salute, sulle malattie, sulla medicina, sulla scienza…Su tutto nessuno si esime dal pronunciarsi e schierarsi su quale sia il colore giusto e vero di ogni cosa. E tutti o quasi senza neanche che passi per la loro anti-anti-anti camera del cervello che “colore” non è entità fissa e certa, dipende dalla luce, dalla rifrazione, dalle potenzialità e limiti del campo visivo. E che quindi, senza sapere, anzi schifando di sapere anche appena un minimo di cosa sia davvero il vedere, il pronunciarsi sul vero e giusto colore delle cose è arroganza ignorante. Cioè la virtù incivile più praticata e coccolata in società.