ROMA – Gli avvocati solo a Roma sono troppi. Un esercito di 26 mila legali che secondo Guido Alpa, il presidente del consiglio nazionale forense, porterà ad una “guerra tra poveri”. La colpa sarebbe del decreto di Mario Monti, che si colloca in una condizione di mercato già saturo. La scelta del tirocinio prima della laurea, secondo Alpa, è “una scelta infelice”. Troppi oneri, poca preparazione ed un futuro da disoccupato. Solo a Roma infatti si contano 26 mila avvocati, un numero enorme se confrontato con i 52mila di tutta la Francia. Inoltre per Alpa l’abolizione delle tariffe non corrisponderà ad un calo dei prezzi.
Alpa ha dichiarato: “Il mercato è già saturo, così si rischia l’effetto opposto, ossia scoraggiare i giovani. Già adesso la fascia d’età più folta, quella che va dai 25 ai 45 ani, guadagna in media 20-25 mila euro l’anno”. Il problema sarebbe inoltre che il decreto accelera i tempi di entrata nel mondo del lavoro a scapito della preparazione: “Avremo candidati con teorica eccellente, ma privi di esperienza pratica”.
L’abolizione delle tariffe poi non farà scendere i prezzi: “Le minime erano già state abolite – spiega Alpa – dal decreto Bersani, restavano solo le massime a tutela del cittadino. Ora che anche il tetto è stato cancellato, ogni avvocato potrà chiedere ciò che vuole. Le tariffe italiane erano le più basse d’Europa, ora saliranno”.