Truffa bollette a Genova: Sorgenia condannata assieme agli intermediari

GENOVA – Un giudice di Genova ha condannato la Sorgenia, tra i leader in Italia nella distribuzione di energia, nella causa che la vedeva contrapposta a un piccolo esercente: Andrea Aletto aveva sottoscritto un contratto che prometteva sconti del 20% per ritrovarsi in poco tempo con bollette triplicate, il distacco della luce per inadempienza, i danni causati al suo ristorante per la mancanza di elettricità. Per questo è stata condannata a 4 mesi di reclusione Marina Mazzarello, ritenuta direttamente responsabile, ma il giudice ha anche esteso la responsabilità al beneficiario finale, la società energetica.

La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Secolo XIX,  che, un po’ liricamente, ha paragonato Andrea Aletto “al piccolo Davide che sconfigge il colosso Golia”.

Sorgenia ha annunciato che ricorrerà in appello: ritiene, scrive il Secolo, “il suo coinvolgimento sbagliato, si considera parte lesa e si riserva di adire contro la Derby Energia”, la società concessionaria direttamente responsabile,.

La sentenza ha suscitato scalpore perché non si è limitata a punire gli intermediari che materialmente stipulavano i contratti e hanno effettuato la truffa. La società committente (Sorgenia è una controllata Cir), leader tra gli operatori del mercato italiano dell’energia e del gas, è stata ritenuta responsabile al pari degli agenti che facevano firmare i contratti in bianco ai clienti e solo successivamente riempivano gli spazi vuoti con clausole penalizzanti verso il cliente stesso (stime presuntive maggiorate di consumo).

Il precedente è significativo: una grande azienda è chiamata a rispondere in solido dei reati commessi ai danni dei clienti senza potersi tutelare con lo schermo del mandato di agenzia.  Contestazioni analoghe, scrive il Secolo XIX, sono state fatte a Sorgenia anche dalla Procura di Torino.

La scoperta da parte del legale di Aletto, che ha messo a confronto il contratto in mano al ristoratore e quello in mano a Sorgenia, ha permesso di capire il meccanismo. Gli agenti della Derby Energia riempivano a casa gli spazi vuoti.  Dopo la condanna, Marina Mazzarello si è giustificata così: “Erano le direttive dei capi”.

Ma il giudice di Genova non la vede affatto così. Oltre a imputargli la responsabilità della truffa, giudica l’organizzazione a cascata (intermediari, agenzie, subagenzie) “funzionale” agli stessi interessi di Sorgenia. Di più, “la fornitrice di energia non provvide a conguagliare la fatturazione neppure in seguito alla contestazione della bol­letta” e dopo una diffida tagliò la corrente. Tuttavia, dal luglio 2009, quando giunse una bolletta di 1300 euro, a oggi che un tribunale gli ha dato ragione, il dispendio di tempo, denaro e energie è stato pesante.  Il ricorso a un’associazione di consumatori non servì a evitare il distacco della luce. “Perdemmo in una notte 3 mila euro di mozza­rella, ma anche sughi, condimenti, pasta per il pane” racconta Aletto che, ora gestisce il bar “Albebo”, in pieno centro storico.

Riccardo Bani, direttore generale di Sorgenia, ha diffuso questa dichiarazione: “Desideriamo fornire alcune precisazioni in merito all’articolo “ Contratti truffa, condannata Sorgenia ”. Siamo rammaricati per i disagi subiti dal signor Aletto ma anche Sorgenia è stata fortemente danneggiata da questa vicenda che risale a tre anni fa. Non entriamo nel merito del contenzioso giudiziario ancora in corso se non per dire che siamo fiduciosi di poter chiarire la totale estraneità dell’azienda.

“Chiariamo innanzitutto un fatto: le pratiche commerciali scorrette sono state messe in atto da un’agenzia esterna. I “capi” dei quali si parla nell’articolo non sono personale di Sorgenia, che non ha mai utilizzato, conosciuto o tollerato tali comportamenti. Con quell’agenzia Sorgenia ha chiuso ogni rapporto già alla fine del 2009. Da quell’anno Sorgenia, riconoscendo la gravità di tali azioni, ha messo in atto azioni molto incisive per tutelare i consumatori da eventuali comportamenti irregolari da parte delle agenzie esterne o dei singoli agenti.

“Abbiamo un decalogo di comportamento per la correttezza e la trasparenza delle vendite al quale le agenzie esterne devono rigorosamente allinearsi e realizzato, unici nel settore, un Manuale del consumatore per far conoscere a tutti i nostri clienti attuali e potenziali i propri diritti.

“Abbiamo inoltre introdotto nuove azioni di verifica sulla qualità della vendita, dalle telefonate post-vendita per accertare l’effettiva volontà di sottoscrizione dei contratti ai controlli sui comportamenti dei venditori esterni.

“Inoltre abbiamo adottato una procedura di conciliazione concordata con le associazioni dei consumatori per risolvere in modo semplice, veloce ed economico gli eventuali contenziosi.

“C’è ancora molta strada da fare, soprattutto per aprire ancora di più il mercato: il fenomeno delle fatturazioni in stima sottolineato nell’articolo, ad esempio, non dipende dalle società di vendita come Sorgenia bensì dal fatto che le società di distribuzione non sempre forniscono in tempo utile i dati reali sui consumi perché non obbligate.

“In questi anni, insomma, anche facendo tesoro delle esperienze non tutte positive Sorgenia ha messo in atto numerosi interventi per limitare il più possibile il verificarsi di nuovi casi Aletto e instaurare un rapporto sempre più aperto e trasparente con i clienti finali.

E’ nostro interesse che i clienti ci conoscano, sappiano perché ci scelgono e siano soddisfatti di noi.

 

 

 

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