NEW YORK, 15 set – ”E’ necessario prepararsi alla possibilità di un default e di un’uscita dall’Eurozona di Grecia, Irlanda e Portogallo”. Lo afferma George Soros su Project Syndicate.
Secondo Soros è necessario creare un Tesoro europeo con il potere di tassare e chiedere in prestito e questo ”richiederebbe un nuovo trattato”. ”I paesi membri dell’Unione Europea devono accettare l’idea che un nuovo trattato è necessario per salvare l’euro”.
Secondo il miliardari, la crisi debitoria europea potrebbe innescare una nuova Grande Depressione a meno che i leader della zona euro non adottino una serie di misure radicali, tra cui la creazione di un Tesoro comune.
Ha scritto Soros in un articolo pubblicato sul sito dell’agenzia Reuters: “Sembra che le autorità abbiano raggiunto il punto finale della loro strategia di temporeggiamento. Anche se una catastrofe può essere evitata una cosa è certa: la pressione a ridurre i deficit spingerà la zona euro in una recessione prolungata. Cosa che avrà incalcolabili conseguenze politiche”.
Il finanziere raccomanda quattro radicali misure di riforma. Primo, i depositi bancari devono essere protetti per proteggere le banche. Secondo, alcune banche nei Paesi in default devono essere mantenute attive per permettere il galleggiamento delle rispettive economie. Terzo, il sistema bancario europeo deve essere ricapitalizzato e supervisionato dall’Unione europea, oltre che a livello nazionale. Quarto, i bond governativi degli altri paesi in deficit devono essere protetti.
Soros ritiene necessario un nuovo trattato Ue e invita i leader continentali ad iniziare rapidamente a lavorare al progetto, in vista dei tempi lunghi che saranno necessari per la sua realizzazione.
“Una volta che si è raggiunto l’accordo sul principio di istituire un Tesoro europeo, il Consiglio europeo potrebbe autorizzare la Bce ad entrare nel processo, chiedendo alla banca centrale di identificare preventivamente i rischi legati alla sua solvibilità” spiega Soros.
“Questo è l’unico modo per prevenire un possibile disastro finanziario e un’altra Grande Depressione”, prosegue il finanziere, aggiungendo tuttavia che il progetto risulterebbe assai controverso, specie in Germania, dove c’è una forte opposizione a sottoscrivere il debito di quelli che sono visti come gli stati poco virtuosi dell’Europa del sud.
“In Germania si pensa ancora di avere scelta tra sostenere l’euro o abbandonarlo e questo è un errore” conclude Soros. “L’euro esiste e costi e benefici del sistema finanziario sono così interconnessi sulla base della valuta comune che una rottura dell’euro provocherebbe un disastro che va oltre le capacità di contenimento delle autorità. Più tempo ci vuole alla gente in Germania per cpairlo, più pesante sarà il costo che loro e il resto del mondo dovranno pagare”.