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Spending review missing: che fine ha fatto il dossier Cottarelli? (Video YouTube)

di Warsamé Dini Casali |4 Febbraio 2015 10:42

Spending review missing: che fine ha fatto il dossier Cottarelli? (video YouTube)

ROMA – Spending review missing: che fine ha fatto il dossier Cottarelli? (video YouTube). All’inizio investito di un ruolo quasi messianico e armato di forbicioni per mettere in pratica la sospirata (da decenni) spending review e mettere a dieta il corpaccione dello Stato, l’ex Commissario Carlo Cottarelli se ne è andato così come era venuto (è tornato al Fmi) e del suo piano di tagli e risparmi è rimasta solo un’eco fastidiosa (si pensi alle municipalizzate). Che fine hanno fattole famose “slide” con gli obiettivi di riduzione della spesa, lì dove si contabilizzavano in 7, 18 e 34 miliardi di euro i risparmi preventivati per il triennio 2014/2016?

“Credo che i dossier dei gruppi che hanno lavorato in parallelo al mio saranno pubblicati abbastanza presto ma, e non vorrei deludere le aspettative, le mie proposte erano già contenute nelle slide sulla spending, già pubbliche”, ha dichiarato Cottarelli in un’intervista a Di Martedì su La7. Cottarelli ha definito la sua esperienza in Italia “interessante, spero che sia servita a qualcosa”.

Alla domanda se abbia più sentito il premier Matteo Renzi, dopo aver lasciato per andare al Fondo Monetario Internazionale, Cottarelli risponde di non averlo sentito, “la mia controparte – ha sottolineato – è Padoan, che sento abbastanza spesso”. A questo proposito il sito Foia.it (iniziativa per l’adozione di un Freedom Information Act in Italia) ha promosso un appello per sottoscrivere la richiesta al Governo di far luce sui 25 documenti del dossier Cottarelli spariti dalla circolazione (e dal dibattito pubblico).

“Con i conti pubblici in dissesto, la Presidenza del Consiglio (PdC) e il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) si rimbalzano la responsabilità in materia, complice il dichiarato trasferimento di competenze – ma anche quello fisico del Commissario, il suo staff e la relativa documentazione – da Via XX settembre a Palazzo Chigi” (Foia.it).

Del grande piano di revisione di spese e centri di costo, insomma, e dei dossier realizzati negli oltre venti gruppi di lavoro tematici, poco è rimasto. Tanto che è partita una vasta campagna (foia.it) per rendere accessibili tutti i documenti dalla Pa ai cittadini, a cominciare proprio dagli atti sulla spending review. Altri che hanno seguito passo passo la vicenda, spiegano che dei 25 tavoli avviati con Cottarelli, soltanto “quattro o cinque” sono arrivati a indicazioni concrete su come affrontare un taglio razionale delle spese.

Per il resto, si è trattato di livelli accademici di discussione che avrebbero necessitato ancora di tempo per diventare un piano operativo. Quel livello di concretezza che ora a Roma, nella cabina di regia economica che ha voluto il premier Matteo Renzi, si spera di recuperare. Molto è stato scritto sui presunti attriti tra l’ex sindaco di Firenze e l’ex dirigente del Fmi, che sarebbero stati una molla determinante nella rinuncia di Cottarelli all’incarico, insieme alla volontà politica di dare meno peso alla parola “tagli”. (Giuliano Balestreri, Raffaele Ricciardi, La Repubblica)

 

(L’intervista di Giovanni Floris a Carlo Cottarelli a partire da 2h, 32min. 40 sec.)

Slide sui risparmi della spending review 2014/15/16 (fonte La Republica)

 

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