Corte dei Conti promuove spending review: “Finalmente tagli con criterio”

Luigi Giampaolino (foto Lapresse)

ROMA – La Corte dei Conti approva con decisione la spending review: per la prima volta, dicono i giudici tributari, siamo di fronte a tagli razionali e non “lineari”. Secondo il presidente della Corte, Luigi Giampaolino, ”è il primo provvedimento in cui si va verso una revisione qualitativa della spesa”. In parole povere, prima si tassava soltanto, ora si taglia con un occhio alla crescita.

Con la spending review, dice Giampaolino, ”ha inizio un procedimento virtuoso che la Corte dei Conti aveva sempre auspicato”. Giampaolino ha ricordato che ”la Corte lamentava che nelle precedenti manovre si agiva solo sul lato delle imposizioni mentre quella che andava aggredita era la spesa. Si comincia una revisione della spesa in settori che la Corte aveva sempre indicato”.

Appalti

Giampaolino stava parlando a un convegno sulla corruzione e ha naturalmente parlato di questo “male italico”: “Il settore degli appalti è caratterizzato da una iper-regolamentazione che ingolfa, complica, talvolta addirittura ingessa il mercato con grave danno dell’economia”.

Merito contro corruzione

Secondo Giampaolino, per combattere la corruzione, bisogna premiare la meritocrazia: ”La prima forma di lotta alla corruzione è l’affermazione delle procedure di reclutamento e accesso ai pubblici impieghi e la tutela della loro serietà nonché l’esaltazione, e non la reintroduzione, del merito e della meritocrazia”. Per Giampaolino ”la vera anomalia dell’Italia” è rappresentata da una struttura retributiva prevalentemente fissa con una ”minima incidenza degli istituti destinati a premiare il merito individuale”.

L’alto tasso di illegalità nella Pubblica Amministrazione, dice Giampaolino, “può minare la credibilità delle istituzioni” e l’economia e ”quel che più conta, inquina, fino ad essere posto in dubbio, lo stesso ordinamento democratico”.

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