Spread sfonda i 200 punti, più 70 in una settimana: dai mercati avviso a Lega-M5S. E a Mattarella

Spread sfonda i 200 punti, più 70 in una settimana: dai mercati avviso a Lega-M5S. E a Mattarella
Spread sfonda i 200 punti, più 70 in una settimana: dai mercati avviso a Lega-M5S. E a Mattarella

ROMA – Non solo il presidente della Repubblica si è preso tempo per valutare i nomi di Giuseppe Conte (indicato come premier) e di Paolo Savona  (l’economista no-euro per il Tesoro): anche i mercati sono sul chi va là e osservano preoccupati lo sviluppo degli eventi che precedono la formazione del nuovo governo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E infatti alle 10 e 30 di stamattina lo spread ha raggiunto quota 200 prima di riassestarsi a 195 due ore dopo. In una sola settimana un incremento di ben 70 punti. Il tasso di interesse pagato dai Btp è arrivato al 2,4%, il massimo da novembre 2014.

Il differenziale tra il rendimento del bund tedesco e il Btp italiano (il famigerato spread) è tornato dunque a suonare il campanello d’allarme: più sale, più è remunerativo il rendimento del Btp, cioè più alto il rischio che le cedole non vengano rimborsate. I programmi euroscettici e sovranisti di Lega e M5S, la minaccia di violare patto di stabilità e vincoli di bilancio, spaventano la comunità finanziaria globale, i mercati non si fidano cioè della sostenibilità del debito nazionale e della solvibilità dei suoi titoli di Stato.

Per quanto ci si dichiari sovranisti non si può negare la montagna di debito pubblico e, di conseguenza, che lo spread rappresenta il termometro della fragilità non solo economica italiana. Non siamo ancora in zona Berlusconi prima che lasciasse il governo al professor Monti, ma i segnali non sono incoraggianti. Allora andò più o meno così: il 4 gennaio 2011 lo spread è a 173 punti, il 30 dicembre arriverà a quota 528, con un incremento di 355 punti.

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