ROMA, 1 NOV – L'ampliamento del differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi – che oggi ha sfondato anche la soglia dei 455 punti base, mai toccata prima – ha un impatto non indifferente sui conti pubblici. Lo spread intorno ai 400 punti, secondo alcuni calcoli, significa un aumento pari a circa 4-5 miliardi di euro l'anno della spesa per interessi.
Quest'estate la Banca d'Italia ha calcolato come uno spostamento verso l'alto della curva dei rendimenti di 100 punti base comporti un incremento della spesa per interessi pari a circa 0,2 punti percentuali di Pil nel primo anno e a 0,4 e 0,5 punti rispettivamente nel secondo e nel terzo anno. Sebbene il Tesoro abbia, negli ultimi anni, allungato la vita media delle emissioni, rendimenti oltre i 300 o 400 punti sono meno sostenibili nel medio periodo e comportano un aggravio aggiuntivo per gli sforzi di risanamento dei conti pubblici. Un costo che alcuni quantificano in circa 4-5 miliardi di interessi in piu' l'anno ma che, se dovesse perdurare, arriverebbe a 19 miliardi.