ROMA – Le agenzie di rating sembrano aver cambiato obiettivo: oggi Moody’s e Fitch hanno promosso l’Italia (“Italia salva entro il 2013”, “Monti è credibile”), ma S&P boccia gli Usa dicendo che c’è rischio di una nuova recessione. Intanto lo spread italiano è ai minimi negli ultimi due mesi (410 punti base) e le Borse europee festeggiano sperando in un cuscinetto sempre pronto chiamato Bce.
L’Europa, insomma, incassa qualche complimento e si siede ad aspettare: aspettare la lunga serie di appuntamenti politici dei giorni a venire quando si deciderà il destino della Grecia e il ruolo della Bce nel sostenere i titoli di stato dei paesi europei in difficoltà. Come Spagna e Italia.
In questo clima le Borse brindano: Milano il Ftse-Mib ha chiuso in rialzo del 2,4%. Il Cac 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,94%, il Dax 30 di Francoforte è avanza dello 0,79% e l’Ftse 100 a Londra sale dello 0,57%. L’Ibex di Madrid sale dell’1%. In progresso anche Londra (+0,6%). Mps si mette ancora in evidenza a Piazza Affari, dopo le corse degli ultimi giorni, e nei primi scambi sale di oltre il 7%.
Intanto lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi è ai minimi da oltre un mese e mezzo e anche rispetto alla chiusura di lunedì: 410 punti contro i 429 di lunedì. Il rendimento è al 5,7%. In calo anche lo spread spagnolo a 465 punti dopo che la Spagna ha fatto il pieno in un’asta di titoli a 12 e 18 mesi, collocando sul mercato 4,51 miliardi di bond contro un target massimo di 4,5 miliardi e con tassi in deciso calo.
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