ROMA – Lo spread tra Btp e Bund ha aperto aperto a 417,5 punti la mattina del 21 giugno, per poi scendere a 400 punti base e quello Bonos-Bund scende sotto i 490 punti (485), dopo l’asta del Tesoro della Spagna che ha registrato una solida domanda collocando bond per un ammontare superiore al target massimo, seppure pagando tassi molto più alti. Ha poi chiuso a quota 418. Il rendimento del Btp a 10 anni è in calo al 5,63% e quello dei Bonos al 6,47%. Il 20 giugno lo spread aveva chiuso a 412 punti. Partenza in calo per Piazza Affari con il Ftse Mib che cede lo 0,50% a 13.665 punti.
La Spagna ha venduto bond a scadenza 2014, 2015 e 2017 per 2,22 miliardi, più del target massimo di 2 mld, a fronte di una buona domanda ma ha dovuto offrire tassi più alti. Il rendimento medio del biennale è balzato al 4,706% dal 2,069% di marzo; quello del 5 anni al 6,072% dal 4,96% di maggio e quello del 3 anni al 5,547% dal 4,876%.
Piazza Affari prosegue la seduta in calo con il Ftse Mib che perde lo 0,34 per cento. Deboli soprattutto Mediaset (-2,78%) e Saipem (-1,46%) e Tanaris (-1,30%) in scia al calo dei prezzi del petrolio, mentre Eni contiene il calo intorno al mezzo punto percentuale (-0,43%). Segno meno anche davanti a Pirelli (-1,38%). Positive invece le Fiat che salgono dello 0,76% insieme alle Industrial (+0,71%). Deboli infine i bancari con UniCredit e Intesa Sanpaolo che lasciano lo circa 0,80 per cento. Piazza Affari ha quindi chiuso in lieve rialzo, +0,14%.
La Francia ha collocato titoli di Stato con scadenza 2014,2015,2016 e 2017 per 8,43 miliardi di euro, riuscendo ancora una volta a strappare tassi più bassi. Il rendimento medio del quinquennale è sceso all’1,43% dall’1,72% dell’asta di maggio, quello del biennale è calato allo 0,54% dallo 0,74% di un mese fa, quello del 3 anni è sceso allo 0,83% dall’1,51% del collocamento di gennaio e quello del 4 anni ha segnato un ribasso all’1,05% dall’1,40% di marzo.