Spread Btp-Bund oltre 400 punti. Euro ai minimi da gennaio

ROMA – Il differenziale tra il Btp e il Bund è tornato sopra i 400 punti. Lo spread aveva aperto a 404 punti, per poi scendere sotto quota 400 in attesa dell’asta dei Bot a tre e dodici mesi. Spread in tensione, invece, per la Spagna, che viaggia a 448 centesimi in attesa del quarto piano di ristrutturazione delle banche nazionali in tre anni.

L’euro scivola ai minimi da gennaio a 1,2905 dollari, mentre il bund trentennale vola a livelli record con il rendimento al 2,201%, un minimo mai raggiunto prima. La corsa ad acquistare i titoli tedeschi è causata dall’avversione al rischio nella situazione di forte incertezza sui mercati. Pesano la crisi bancaria in Spagna, il caos politico in Grecia, le attese per le stime di crescita dell’Unione europea e le aste di titoli di Stato in arrivo nei prossimi giorni, a partire dai Bot italiani oggi.

Partenza in calo per Piazza Affari, in linea con le altre Borse europee e appesantita dai titoli bancari: l’indice Ftse Mib segna una perdita dell’1,48%, l’Ftse All Share un ribasso dell’1,45%. Tra i gruppi principali del mercato azionario di Milano, il peggiore è A2A, che cede quattro punti percentuali, seguito da Tenaris (-2,89%) e da Finmeccanica (-2,47%). Nel settore del credito, Ubi perde il 2,78%, Banco popolare il 2,18%, Intesa SanPaolo l’1,93%, Unicredit l’1,83% e Mps l’1,73%.  Male anche gli assicurativi (Fonsai -2,43%, Generali -2,19%) mentre Premafin sale dell’1,70% e Pirelli rimbalza del 2,17% a quota 8,71 euro dopo lo scivolone di ieri.

Anche le Borse europee, come quelle asiatiche, accusano il colpo dei 2 miliardi di dollari di perdite sul trading dei derivati registrate a sorpresa in sei settimane da JPMorgan, con un altro miliardo di ‘rosso’ che potrebbe arrivare nel secondo trimestre dell’anno.

L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede circa un punto percentuale: in un clima molto nervoso i mercati azionari più deboli sono quelli di Milano e, soprattutto, di Madrid, anche se al momento non si registrano particolari tensioni sui titoli di Stato in attesa dell’asta dei Bot italiani da 10 miliardi di metà mattinata. Male in particolare due pilastri per i listini europei: i titoli delle materie prime e i bancari, con Bank of Ireland che cede il 3,06% e Credit agricole il 2,69%.

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