Spread e mercati nerissimi, Monti corre ai ripari e cancella l’asta dei Btp

Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Magari Mario Monti un po’ se l’aspettava, perché “la speculazione batte sempre più forte il venerdì”, quando i mercati s’infiammano prima della chiusura del week-end. Ma forse non una tensione  così forte ma soprattutto non un venerdì così nero, che aumenta i timori per quello che potrebbe accadere in agosto.

Qualche argine è stato già tirato su da Vittorio Grilli. Il ministro dell’Economia ha annullato l’asta di Btp del 14 agosto: con i tassi schizzati oltre il 6% sarebbe stata un rischio troppo forte. In più il 25 luglio il Tesoro italiano lancerà un’operazione di concambio, offrendo un Btp con rendimento al 4,75% per riacquistare altri titoli meno convenienti in giro sul mercato secondario. Ma ad agosto sono 31 i miliardi di debito pubblico che andranno in scadenza e dovranno essere rimborsati.

Come scrive Francesco Bei per Repubblica, l’allarme è ai massimi livelli. Lo hanno compreso bene i ministri riuniti ieri mattina a Palazzo Chigi. Prima del Consiglio dei ministri hanno visto i funzionari del Tesoro aggirarsi preoccupatissimi per i corridoi del palazzo. Facce tese, sguardi smarriti. Lo stesso presidente del Consiglio, man mano che le Borse affondavano e lo spread spagnolo e italiano saliva, si allontanava per consulti telefonici. Si parla di contatti con la Bce, per certo c’è che Monti chiama Napolitano, avvertendolo che la situazione si è fatta “preoccupante”. E non a caso il capo dello Stato, poco prima di mezzogiorno, al Quirinale descrive una crisi che “minaccia il futuro dell’Italia”. 

Ma per Monti non c’è molto altro da fare. “Un’altra manovra correttiva oltre che inutile sarebbe dannosa – ha spiegato il premier a Casini e agli altri leader politici incontrati nelle ultime 48 ore – perché si rischierebbe un avvitamento della crisi. La vera priorità ora è far ripartire la crescita e attirare investimenti grazie a un incremento della competitività”.

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