Spread schizza a 350, Borsa in rosso: governo non c’è, pazienza mercati finita

ROMA – Lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi è schizzato a 350 punti in chiusura il 27 marzo. La Borsa di Milano chiude in rosso con l’indice Ftse Mib a meno o,92%. Il governo ancora non c’è e Piazza affari paga la tensione dei mercati che hanno finito la pazienza. Nemmeno l‘asta del Tesoro risolleva la situazione con l’asta dei Btp a 10 anni andata bene, mentre quella a 5 anni si è chiusa con i tassi in rialzo.

Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco ha chiuso in rialzo a 350 punti base dai 322 del 26 marzo, segnando i massimi da un mese. Il tasso sul decennale sale al 4,77%.

L’incontro del 26 marzo tra Pier Luigi Bersani e il Movimento 5 stelle si è concluso con una fumata nera sul tentativo di formare un governo, mentre Moody’s dice di ”guardare agli sforzi” del leader Pd di dar vita ad un esecutivo prima di mettere di nuovo mano alle forbici e tagliare il rating dell’Italia, attualmente a Baa2.

In una intervista a Reuters, l’analista dell’agenzia Usa, Dietmar Hornung, ha spiegato che l’esito degli sforzi di Bersani avranno riflessi nel ”breve termine” sul profilo di credito della Penisola. In altre parole, se perdurerà questa fase di impasse, la scure di Moody’s è pronta a colpire nei prossimi giorni. Ad esacerbare la situazione italiana contribuisce anche la crisi dell’eurozona. Lo stesso Hornung ha avvertito che ”la vicenda di Cipro e il suo impatto sull’eurozona e’ negativo e l’Italia non fa eccezione”.

In questo scenario, il Tesoro ha collocato sul mercato circa sette miliardi di euro di titoli di Stato a 5 e 10 anni, con un esito tutt’altro che brillante. Via XX Settembre ha venduto il nuovo Btp quinquennale giugno 2018 per 3,91 miliardi di euro, poco meno del target massimo di 4 miliardi, con tassi in rialzo al 3,65% dal 3,59% dell’analoga asta precedente, il livello piu’ alto da ottobre 2012. La domanda e’ stata pari a 1,22 volte l’importo offerto, in calo da 1,66.

Il Tesoro ha assegnato poi tutti i 3 miliardi di euro di Btp a 10 anni e in questo caso spuntando un tasso in lieve discesa al 4,66% dal 4,83% di un mese fa quando tocco’ i massimi da ottobre. Ma anche su questa scadenza la domanda e’ risultata in calo, 1,33 volte l’importo offerto contro il precedente 1,65.

”La domanda non e’ stata troppo robusta”, ha commentato l’analista di Newedge Group a Londra, Annalisa Piazza, sottolineando che ”l’incertezza politica e la paura dei mercati di un’altra fase di recessione nell’area dell’euro” spiegano ”la debolezza dell’asta”. Anche per gli analisti di Ig Markets sul risultato ha pesato ”lo scenario politico incerto che il Paese sta vivendo” e che ”e’ bastato ad allontanare gli investitori esteri”.

Per quanto riguarda le altre Borse del Vecchio Continente, archiviano la seduta in forte calo Francoforte(-1,15%), Madrid (-1,13%) e Parigi (-0,99%), mentre regge Londra (-0,18%). In sofferenza anche l’euro sui mercati valutari. La divisa unica e’ scivolata sotto 1,28 dollari per la prima da volta da quattro mesi a questa parte, toccando quota 1,2787 dollari, i minimi dal 21 novembre scorso.

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