ROMA – Il Natale non ha allentato la tensione sui titoli di debito italiani. Anzi lo 'spread' che misura i timori dei mercati per i Btp e' tornato a livello di guardia superando i 520 punti base, mentre Milano è in netto calo, peggiore fra le piazze europee che procedono incerte: la tensione è per i 20 miliardi di titoli di Stato in asta questa settimana.
C'entrano parecchio gli scambi molto rarefatti per il periodo festivo, che amplificano i movimenti al ribasso o al rialzo: gli operatori parlano di un mercato sottilissimo in termini di volumi scambiati. C'entra anche la Bce, che oggi pare non sia intervenuta a sostegno dei Btp e che da settimane segnala la tendenza a frenare sempre più suoi interventi a favore dei titoli di Stato italiani e spagnoli e a prediligere gli aiuti al sistema bancario, con 500 miliardi di euro di fondi ceduti la scorsa settimana. Fatto sta che i Btp decennali, oggi, sono tornati a superare la soglia del 7% di rendimento, con un calo sotto questo livello solo nelle ultime battute degli scambi.
Lo 'spread' decennale è tornato a salire: la 'forchetta' fra i decennali italiani e i bund tedeschi si e' allargata fino a 525 punti base, prima di rallentare a circa 510 in chiusura, poco al di sopra di 503 di venerdi' scorso. Stabili il Portogallo (1.121), la Francia (341), la Grecia (3.330). In compenso lo 'spread' pagato dai Btp italiani sui 'Bonos' spagnoli decennali e' balzato sui massimi storici toccando i 170 punti base.
Anche sulle borse, l'attenzione dei mercati sembra concentrata sull'Italia: Milano ha chiuso a -0,99%, contro un indice pan-europeo Stoxx 50 invariato, un Dax tedesco in rialzo dello 0,18% e un Cac-40 francese a +0,03%. Soffrono le banche, da Mediobanca (-4,84%) a Unicredit (-3,45%).
I timori dei mercati sono tutti concentrati sulle pesanti aste di fine anno proprio in Italia: venti miliardi in tutto, non proprio una passeggiata per il Tesoro. Il primo appuntamento e' per domani mattina, quando Via XX settembre dovrà collocare Bot semestrali e Ctz per 10,5 – 11,5 miliardi di euro in tutto. Entrambi i titoli in offerta erano sono stati collocati a fine novembre a tassi record. Dopodomani, poi, toccherà ai titoli a media e lunga scadenza da vendere per un ammontare fra i 5 e gli 8,5 miliardi fra Btp a tre anni, a dieci anni e CCt.