Stabilità, Padoan: “Pronta, lunedì a Quirinale. Possibili 800mila nuovi posti”

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan è intervenuto a In mezz’ora

ROMA –  La Legge di Stabilità ”è pronta, vediamo gli ultimi dettagli in queste ore. Domattina sarà al Quirinale”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ospite di Lucia Annunziata a  In mezz’ora . Sarà una manovra “compatta e tale deve rimanere”. Assolutamente “in regola” con i vincoli Ue, per cui non c’è da temere “alcuna bocciatura”. Con le nuove misure, assicura Padoan, potrebbero crearsi 800mila nuovi posti di lavoro. Ma, aggiunge, “potremmo anche sbagliarci per difetto”.

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Il ministro del Tesoro ci tiene a precisare che non c’è nulla di cui preoccuparsi:

“Siamo in contatto con la Commissione. Il 29 ottobre ci sarà il loro giudizio, ma i colleghi europei mi hanno detto che andiamo nella direzione giusta. Il rapporto deficit-Pil continua a scendere e stiamo all’interno regole e del Patto di stabilità. L’obiettivo strutturale continua a migliorare. Il programma delle riforme è importante”.

Quanto agli sgravi fiscali per i neoassunti,

“nessuno ha la misura di quanti possono essere i contratti a tempo indeterminato. Immaginiamo 800 mila posti di lavoro in tre anni, ma potremmo anche sbagliarci per difetto”

La soglia per lo sgravio è a 1200 euro netti

“Per lo sgravio contributivo triennale per i contratti a tempo determinato “le risorse mobilitate sono relative a un tetto di usufrutto che equivale a quella che lei ha detto”.

Per gli sgravi al lavoro, comunque

“abbiano mobilitato 1,9 mld, ma se non saranno sufficienti significa che l’economia avrà ripreso perché ci saranno nuove assunzioni, per le quali ci saranno risorse aggiuntive. Ecco perché non si esclude di destinarne altre”.

Sarà insomma “una misura che si autofinanzierà“. Poi Padoan rivolge un appello agli imprenditori:

“Mi rivolgo agli imprenditori. Ci sono sgravi molto significativi, lo ha detto anche Squinzi. Adesso investite e create occupazione”.

In merito alle polemiche sulla tassazione ai fondi pensione,

”L’adeguamento (della tassazione) sui fondi pensione è inferiore ad altre categorie. Si collega a una filosofia di adeguare il trattamento ai valori medi europei. Non stiamo svantaggiando i fondi pensione”.

In ogni caso, a perderci sarà

“tutta la fascia di persone che ha lucrato sugli sprechi. Chi ha lucrato sulle rendite smetterà di guadagnarci. Smetteranno di guadagnarci gli evasori fiscali. Che pagheranno mentre non hanno mai pagato”.