Stabilità, Europa dà il via libera: “Ma a marzo un nuovo esame”

Stablitià, Europa dà il via libera: "Ma a marzo un nuovo esame"
Matteo Renzi

ROMA – Via libera dell’Unione Europea alla legge di stabilità. Bruxelles, che invita Roma ad andare avanti “nelle riforme necessarie”, non farà partire alcuna procedura e riconoscerà che nel 2014 ci sono state ”circostanze eccezionali”. A marzo però ci sarà un nuovo esame, per l’Italia così come per Francia e Belgio.

Come riportano Chiara Scalise e Marco Galdi per l’Ansa,

Un risultato nel quale il governo aveva confidato. ”Ci aspettiamo una valutazione d’insieme”, aveva infatti anticipato sabato il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi. Ad aiutare l’esito della valutazione, secondo fonti europee, sarebbe stato anche “l’accordo fra Renzi e Juncker” raggiunto al G20 in Australia, intesa di cui faceva parte la lettera di impegni sulle riforme del governo italiano inviata nei giorni scorsi e pubblicata ieri dal Tesoro.

Intanto la manovra ha comunque proseguito il suo iter in Parlamento. Martedì riprenderanno le votazioni in commissione sugli ultimi emendamenti e poi il testo arriverà in Aula a Montecitorio giovedì 27. La tabella di marcia sarà dunque rispettata. Ancora aperti una serie di capitoli, dai fondi pensione all’Irap, dai patronati al fondo famiglia.

Passando al mondo delle imprese (oltre all’incremento di circa 2 miliardi della Sabatini bis destinati agli imprenditori che investono su macchinari, impianti e beni strumentali che ha incassato già l’ok dei deputati) resta da definire a la questione Irap: il viceministro al Tesoro Enrico Morando non nasconde di star studiando una soluzione per quelle aziende, che non hanno dipendenti e che quindi sono penalizzate dalla misura sugli sgravi messa in campo dal governo, che si concentra sul costo del lavoro e cancella tutte le precedenti misure. Un’ipotesi sulla quale si ragiona, anticipa quindi Morando, è quella di introdurre una franchigia. Ma di questo, così come di local tax e canone Rai, se ne parlerà al Senato. Martedì, quando la commissione Bilancio della Camera, tornerà a riunirsi invece sul tavolo troverà altre questioni.

Governo e maggioranza, secondo quanto viene riferito, starebbero lavorando alla possibilità di agganciare anche le misure relative al fondo famiglia al calcolo Isee, sulla falsa riga di quanto fatto con il bonus bebè. Ed uguale sarebbe anche il tetto individuato per poter usufruire dei fondi: 25 mila euro. In dirittura d’arrivo anche la revisione delle norme sui patronati: l’orientamento sarebbe di dimezzare il taglio a loro carico ma introducendo una riforma di sistema attraverso una drastica riduzione proprio dei patronati esistenti.

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