Statali: 2018 anno di assunzioni (80mila da rimpiazzare) e concorsi con nuove regole

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Statali: 2018 anno di assunzioni (80mila da rimpiazzare) e concorsi con nuove regole

ROMA – Statali: 2018 anno di assunzioni (80mila da rimpiazzare) e concorsi con nuove regole. Il 2018 dovrebbe essere movimentato sul fronte delle assunzioni nella P.a., anche perché sarebbero circa 80 mila le uscite da rimpiazzare, seppure nei limiti del turnover. Con lo scoccare del 2018 parte anche il piano triennale per la stabilizzazione di 50 mila precari storici.

La manovra ha inoltre stanziato risorse ad hoc per la scuola e la ricerca. Cambieranno però le regole. Sono attese le linee guida della ministra Madia sulle novità per i concorsi dopo la riforma P.a.: si va verso selezioni mirate e meno frammentarie.

Funzione pubblica: arrivano i criteri per le pagelle. Arrivano le linee guida per la valutazione delle performance. Il dipartimento della Funzione pubblica ha caricato online il documento, rivolto ai ministeri, in cui dà gli indirizzi per la stesura delle ‘pagelle’. Criteri, utili per il ciclo 2018-2020, aggiornati alla riforma Madia che, tra l’altro, ha aperto alla partecipazione dei cittadini. Voce da captare “in modo sistematico ed organico attraverso le indagini di customer satisfaction”, nonché per il tramite degli Oiv, gli organismi indipendenti di valutazione.

Nel documento si spiega come la valutazione debba essere connessa a obiettivi prefissati, legandola sia alla ‘squadra’ che al singolo. Quanto alla performance individuale, il giudizio su questa è di “di responsabilità del superiore gerarchico” ma il suo pronunciamento può essere anche “preceduto da autovalutazione” (i cui esiti potranno essere utilizzati durante i colloqui, come ulteriore elemento).

Non solo, “in alcune situazioni” il capo “può non avere la possibilità di monitorare con continuità le prestazioni dei singoli” o trovarsi di fronte collaboratori che svolgono attività molto specialistiche (come può accadere nei centri di ricerca). Ecco che, si spiega, “in queste situazioni può essere utile che il superiore gerarchico amplii le informazioni in suo possesso per la valutazione coinvolgendo anche figure intermedie a condizione che abbiano diretta visibilità sulla prestazione del valutato”.

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