Statali, bonus 80 euro sotto i 26mila resta anche con l’aumento in busta

Statali, bonus 80 euro sotto i 26mila resta anche con l'aumento in busta
Statali, bonus 80 euro sotto i 26mila resta anche con l’aumento in busta

ROMA – L’aumento medio di 85 euro lordi per il triennio 2016-2018 per i dipendenti pubblici sotto i 26mila euro, non farà perdere loro il bonus degli 80euro. È questo uno dei pilastri della direttiva Madia per lo sblocco dei contratti, al centro di un confronto con Regioni e Comuni l’8 giugno. L’atto di indirizzo darà quindi l’indicazione di individuare meccanismi che assicurino la tutela per i redditi bassi, evitando di neutralizzare il bonus.

La prossima settimana, l’8 giugno, si terrà infatti un incontro che vedrà alla stesso tavolo il ministero, i comitati di settore e l’Aran (l’Agenzia che si occupa dei negoziati per il pubblico impiego). D’altra parte la direttiva è rivolta proprio all’Aran, che una volta ricevuto l’atto dalla ministra potrà convocare i sindacati per iniziare le trattative su quattro diversi tavoli (P.A centrale, locale, sanità e istruzione).

Oltre a garantire la tutela per i redditi sotto i 26 mila euro (evitando appunto la perdita del bonus 80 euro), ci sarà anche il welfare aziendale, che nella P.A. vorrà dire accedere a determinati servizi senza pagare o pagando meno (asili nido, campi estivi per i figli). Ai premi di produttività (detti di perfomance nel pubblico) andrà una quota prevalente, oltre il 50%, della parte variabile dell’accessorio.

Un altro capitolo è invece dedicato ai fondi per il salario accessorio, la direttiva dà mandato affinché, anche sulla base della riforma appena approvata in Cdm, si faccia ordine. Non manca il richiamo alla lotta all’assenteismo: le parti dovranno mettere a punto un sistema che scoraggi i furbetti e incentivi i volenterosi.

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