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Statali. Rischio blocco contratti fino al 2020. Insorgono i sindacati

di Warsamé Dini Casali |11 Aprile 2014 13:02

Statali. Rischio blocco contratti fino al 2020. Insorgono i sindacati

ROMA – Statali. Rischio blocco contratti fino al 2020. Insorgono i sindacati. E’ tra le pieghe del Def (nelle bozze del documento economia e finanza) che i sindacati hanno riscontrato un motivo di allarme e preoccupazione per la questione del blocco degli attesi rinnovi contrattuali. Il Governo, in sede di previsione a legge vigente (quindi con le norme e i vincoli di bilancio attuali) ha indicato la necessità di provvedere alle indennità di vacanza contrattuale del triennio 2018-20 compensandolo attraverso l’incremento del numero di dipendenti in uscita.

Per i sindacati questa è la prova che i contratti non saranno rinnovati. Dal momento che il blocco dura dal 2011, lamentano con forza che le retribuzioni degli statali, stando così le cose, rimarrebbero inchiodate allo stesso valore nominale per un decennio (la vacanza contrattuale gli ha già “rubato” 3mila euro). Se vuole sbloccare la questione contratti, al Governo non resta altra soluzione che un intervento legislativo.

Uno spiraglio in questo senso, suggerisce Luca Cifoni de Il Messaggero, è contenuto nello stesso Def, laddove si parla di “redditi da lavoro dipendente” e dove si prevedono i capitoli di spesa necessari. Cioè le famose coperture, che per rinnovare i contratti in scadenza nel 2014 (dopo le numerose proroghe del blocco) e definire quelli dei trienni 2015-17 e 2018-20, sono più che ingenti: 2,1 miliardi di euro nel 2015, 4,5 miliardi nel 2016, 6,6 miliardi nel 2017, 8,6 nel 2018.

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