ROMA – Statali. Sì a 20mila prepensionamenti solo per gli esuberi. La circolare Madia. I dipendenti pubblici in esubero nella loro amministrazione possono ricorrere al prepensionamento in deroga alla legge Fornero. Il provvedimento dovrebbe coinvolgere una platea di circa 20mila interessati. La misura è stata adottata solo per fare cassa visto che non sono previsti nuovi ingressi conseguenti ai prepensionamenti (e per i quali bisognerà attendere l’operatività dei nuovi provvedimenti sul ricambio generazionale della P.A.).
Il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha emanato una circolare (numero 4/2014, qui il testo) apposita che fornisce gli “indirizzi applicativi” per utilizzare tale strumento al fine di “riassorbire le eccedenze di personale conseguenti alla riduzione delle dotazioni organiche o per la redazione di piani di ristrutturazione, per ragioni funzionali o finanziarie”. Viene precisato come il personale da porre in prepensionamento sia quello in esubero. E a questo scopo ci si può rifare ai requisiti pensionistici precedenti alla riforma Fornero. La circolare, pubblicata oggi sul sito della Funzione pubblica, dà quindi attuazione al dl sulla razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, datato agosto 2013, quando ancora c’era il governo Letta.
I requisiti. I requisiti per l’uscita restano quelli in vigore fino al 2011, per i quali era poi previsto un successivo e graduale aggiornamento: per il 2014 sono richiesti 65 anni e 3 mesi (con 20 di contributi) per l’uscita di vecchiaia. Per l’anzianità, 40 anni di contributi a prescindere dall’età o ancora la quota 97, con un minimo di 61 anni e 3 mesi di età e di 35 di contributi. Si intende personale in esubero sia per quanto riguarda il dipendente in soprannumero, cioè che supera il limite di dotazione organica in tutte le aree e qualifiche, sia in eccedenza, cioè nel caso di superamento solo in una o più aree o qualifiche, con possibilità quindi di riassorbimento in un altra.
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