Tutti contro Stellantis. Tutti d’accordo, politici e sindacati. È un coro: ”La produzione resti qui”.
Buferone su Carlos Tavares, 65 anni, portoghese di Lisbona, amministratore delegato Stellantis, ex Renault, dal gennaio 2021 ceo della multinazionale nata dalla fusione tra il gruppo PSA (Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel) e il gruppo ChryslerFiat. Sede legale ad Amsterdam, Paesi Bassi.
Un colosso da oltre 270 mila dipendenti e un fatturato di 180 miliardi di euro. Tavares è un manager tosto, senza esitazioni, dal piglio severo (eufemismo). L’ultima sua “sparata” non è piaciuta per niente.
LA MINACCIA DI TAVARES
Il manager portoghese ha minacciato la chiusura degli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano se entro breve il governo italiano non metterà mano al portafoglio per sostenere con incentivi più adeguati la produzione di auto elettriche in Italia.
Tavares, come è stato detto in questi giorni, è un capo di azienda che sa di muoversi in uno dei settori industriali, l’automotive, tra i più spietati e competitivi. E quindi imbocca le strade che più ritiene convenienti per raggiungere gli scopi aziendali.
Ma il fatto che Stellantis privilegi la Francia (che però tutela la sua industria nazionale molto meglio dell’Italia) a scapito dell’Italia ha portato i sindacati sulle barricate al grido ”Mirafiori e Pomigliano non si toccano“.
Il governo ha messo in campo 1 miliardo di incentivi. Ma il portoghese dice che non sono sufficienti e annuncia tagli impietosi.
Deluso il segretario generale della FIOM-Cgil che non nasconde la sua amarezza: ”Il problema è che questo confronto avviene sui giornali. È invece necessario avere un tavolo ai massimi livelli. La presidente Meloni convochi Tavares e le organizzazioni sindacali per arrivare ad un accordo che metta al centro la produzione di nuovi modelli e l’occupazione. Non è possibile tollerare che mentre i lavoratori sono in cassa integrazione, arrivi la notizia di ulteriori tagli che colpirebbero in particolare Pomigliano e Mirafiori“.
IL GOVERNO GELA STELLANTIS: BASTA SUSSIDI.
Il ministro Adolfo Urso ha a sua volta alzato i toni. Il ministro meloniano ha gelato Stellantis: ”L’era dei sussidi è finita, per tutti”. Bel campione.
il caso di ricordare che Stellantis ha in Italia 6 importanti stabilimenti: Mirafiori, Cassino, Pomigliano, Melfi, Atessa, Modena.
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