Agli italiani piace stendere i panni ad asciugare sul balcone, non sempre però tale condotta è tollerata: si rischia un’incredibile multa.
Ci sono Paesi in cui per consuetudine l’esposizione dei panni bagnati all’esterno della casa è considerata indecorosa o scarsamente igienica. Non è così in Italia dove, anche grazie al clima favorevole, moltissime persone preferiscono un’asciugatura naturale prodotta dagli effetti dei raggi solari rispetto a metodi più costosi e meno sostenibili.
E non stupisce che nell’immaginario collettivo l’Italia sia anche questo: viuzze strette decorate con intricati sistemi di corde piene di maglie, camicie e lenzuola bagnate, e vestiti appesi ad asciugare alle finestre e ai balconi.
In realtà, per chi vive in città, non è sempre una buona idea esporre i panni all’aperto, specie laddove la contaminazione da smog, polveri sottili e altre sostanze inquinanti può compromettere la pulizia e l’igiene dei capi. Ma certe tradizioni sono dure a morire, e comunque, in Italia, non esiste alcuna legge nazionale che impedisce con una norma esplicita di stendere i panni fuori dal balcone.
Ciò non significa che la pratica sia sempre permessa. Bisogna infatti tenere in considerazione i regolamenti condominiali, che potrebbero stabilire regole precise per l’asciugatura all’aperto dei panni. Anche a livello comunale, non è raro avere a che fare con disposizioni che vietano la pratica dello stendere abiti fuori da finestre o balconi che si affacciano su pubbliche vie.
Si tratta quasi sempre di preservare il pubblico decoro e di impedire fenomeni spiacevoli come lo stillicidio. In questo senso, c’è anche una norma nazionale da tener presente. L’articolo 908 del Codice Civile non si riferisce agli abiti stesi ad asciugare ma si concentra sullo scarico delle acque piovane… E se i panni stesi gocciolano sul balcone del condomino del piano inferiore o sul marciapiede, ciò potrebbe essere considerato lesivo.
Quando lo stendere i panni sul balcone può comportare multe e denunce
Sull’argomento si è espressa anche la Corte di Cassazione. In una sentenza del 2014, i giudici hanno stabilito che in assenza di divieti espliciti, è sempre consentito stendere i propri panni sul balcone, ma a condizione che siano ben strizzati, cioè non gocciolanti.
Il vero problema è dunque stendere i panni gocciolanti. Per chi non rispetta certe condotte sono previste sanzioni fino a 800 euro. E non è tutto, dato che si rischia anche di commettere un reato. In questo caso, però, a terrorizzare le casalinghe non sono i Comuni ma i regolamenti condominiali.
In molti casi, infatti, il regolamento del condominio può prevedere delle sanzioni pecuniarie a carico di coloro che violano le regole stabilite. Ciò è possibile nel rispetto dell’articolo 70 del Codice Civile che, in caso di infrazioni al regolamento di condominio, stabilisce il pagamento di una sanzione di 200 euro o, in caso di recidiva, fino a 800 euro! La soluzione? Acquistare un’asciugatrice, o adattarsi con uno stendibiancheria in casa (anche se, secondo molti esperti, fa male stendere i panni al chiuso).
Ci sono poi casi più estremi. Mettiamo che il gocciolamento dei panni crei una pozzanghera o renda scivolosa la strada… Per la giurisprudenza, la fattispecie potrebbe dar origine a un reato di getto di cose pericolose ai sensi dell’art. 674 del Codice Penale. Un reato che viene punito con l’arresto fino a un mese o con ammenda fino a 206 euro.