I manager più ricchi d’America: primo il Ceo di Viacom

NEW YORK – Wall Street e i manager americani possono di nuovo stappare lo spumante. Secondo una recente indagine del celebre quotidiano Wall Street Journal, i direttori generali delle cosiddette «public company» (le aziende a capitale diffuso, ovvero quelle compagnie le cui azioni sono suddivise tra molti azionari) hanno guadagnato nell’ultimo anno somme da capogiro. La lista fornita dal quotidiano raggruppa 350 nomi.

Al loro fianco scorrono numeri a molte cifre, che vanno da una prima posizione di quasi 85 milioni di dollari, fino all’1 dollaro – incredibile ma vero – guadagnato da Steve Jobs (ma che nessuno si preoccupi, il guru dell’informatica ha azioni in Apple per il valore di 2.2 miliardi di dollari e, invece della solita auto in leasing, nel 1999 ha ricevuto un Jet privato dall’azienda..).

Tra le righe di questa lista possiamo leggere un dato importante, la cui comprensione è garantita da una banale equazione. Se i consigli di amministrazione delle aziende somministrano stipendi così alti, questo vuol dire che quelle compagnie stanno ingranando utili importanti, tali in ogni caso da poter permettere uscite di questo genere. Sembrerebbe dunque che in America l’economia, fatte salve le dovute eccezioni, ha ripreso a macinare (anche se bisogna fare attenzione al fatto che certe compagnie, specialmente informatiche e dei media, non producono molti posti di lavoro, proporzionalmente al loro incremento di valore).

Se analizziamo più da vicino le entrate, ci accorgiamo che la parte più importanti dei guadagni dei manager è venuta da un incremento dei bonus, che sono aumentati di quasi il 20%, soprattutto in quelle aziende che erano state particolarmente colpite dalla crisi. Tra i primi dieci posti, almeno quattro dei manager meglio pagati americani provengono dalle cosiddette media companies. Tra queste Viacom (Mtv, Paramount, Dreamworks), Walt Disney, Time Warner, Cbs.

Uno dei più celebri e rinomati tycoon mediatici del mondo, Rupert Murdoch (proprietario, tra l’altro, del giornale che ha fatto l’inchiesta) si piazza «solo» cinquantaduesimo, con delle entrare pari a 16,5 milioni di euro.

Nell’ambitissima prima posizione, si trova il presidente di Viacom, Philippe Dauman, che ha collezionato nel 2010, tra bonus stipendio e amenità varie, un capitale pari a 84,3 milioni di dollari, una paga aumentata dell’11% rispetto all’anno scorso. Un portavoce dell’azienda ha spiegato che gli emolumenti di Dauman devono essere messi in relazione con l’aumento di valore del 33% delle azioni della compagnia nel 2010.

Il secondo posto spetta invece al CEO di Oracle, società che produce sistemi di gestione di basi di dati, Larry Ellision, fondatore miliardario della stessa compagnia, e che è stata premiato per un valore di 61,9 milioni di dollari. Infine, per concludere il podio, Leslie Mooves, manager del network americano Cbs ha guadagnato 53,9 milioni.

Solo per curiosità, notiamo che in questa lista americana si trovano due italiani. Primo dei due, Fabrizio Freda, dopo anni di servzio a Global Snacks, sezione della Propter and Gambel, guadagna oggi 13 milioni di dollari l’anno lavorando per la compagnia di cosmetici e prodotti di bellezza Estée Lauder.

Secondo classificato, Lamberto Andreotti, figlio del senatore a vita Giulio Andreotti, è diventato da pochissimo manager della Bristol-Myers Squibb, una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo. Con questa carica, gli spetta un salario, per il 2010, di 10 milioni di dollari. Poi, chi sa, magari le cose migliorano.

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