Stop Svizzera al franco record: guerra delle valute

ROMA – La crisi globale provoca un altro scossone agli assetti finanziari mondiali e riaccende la guerra delle valute: la Svizzera, porto sicuro per i capitali in fuga dal rischio, promette interventi ''illimitati'' per fermare il franco-record che mette a rischio la crescita e minaccia una pericolosa deflazione.

La Banca nazionale svizzera (o Snb) non e' nuova a interventi sul mercato monetario. Ma l'aver quantificato un cambio minimo dell'euro contro il franco, a 1,20 franchi per euro, da ''perseguire con la massima determinazione'' da parte di una banca centrale che si dice ''pronta a comprare valuta estera in quantita' illimitata'' e' un fulmine a ciel sereno per i mercati. Un annuncio shock, con un linguaggio mai sentito in tempi recenti da una grande banca centrale, che da' la misura della gravita' della crisi che i mercati attraversano. ''L'attuale massiccia sopravalutazione del franco – scrive la Snb in una nota – pone una viva minaccia per l'economia svizzera e comporta il rischio di sviluppi deflazionistici''. Si tratta insomma di evitare una possibile recessione legata al super-franco (ne soffrono le esportazioni) e una spirale deflazionistica come quella del Giappone, di cui ad agosto si sono intravisti alcuni segnali con un calo mensile dei prezzi dello 0,3%.

Inevitabile il contraccolpo sui mercati, che dal crollo di Lehman Brothers nel 2008 hanno visto il franco apprezzarsi di un terzo: il franco e' crollato dell'8,5% contro l'euro dopo l'annuncio, a 1,203, e di quasi l'8% sul dollaro a 0,848: e' ''l'oscillazione piu' forte che abbia mai visto sul mercato valutario, roba da far impallidire i tremori visti l'11 settembre'', giura l'economista Jeremy Cook di World First.

L'euro ne e' uscito temporaneamente rafforzato, con un balzo improvviso a 1,4247 dollari da 1,41 precedente l'annuncio. Ma poi la divisa unica e' piombata sotto 1,40 dollari in una seduta iper-volatile.

Le imprese esportatrici elvetiche plaudono all'annuncio della Snb, a partire dal settore degli orologi. Ma c'e' chi parla di una mossa disperata, che potrebbe non funzionare nel lungo termine.

''La Swiss National Bank sembra in preda al panico, sparando la sua ultima cartuccia'', dicono gli economisti della svizzera Julius Baer. ''I rischi legati a questa politica sono impressionanti, soprattutto perche' essendo una banca centrale di piccole dimensioni e' piuttosto isolata e non e' in grado di controllare i fattori esterni''. La Snb ha gia' fatto gonfiare a 253,4 miliardi di franchi le sue riserve in valuta estera nel solo mese di agosto per cercare di fermare la corsa della divisa nazionale. L'istituto puo' stampare moneta, ma alla lunga il rischio e' quello di ritrovarsi con un'inflazione galoppante. Intanto, con la Svizzera che mette uno scudo contro gli acquisti eccessivi del suo franco, i riflettori si spostano sul Giappone. Anche il suo yen e' stato scelto come valuta-rifugio dagli investitori in fuga dal dollaro declinante e dal caos che regna sull'area euro.

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