Strasburgo delude i mercati. E' tensione tra i titoli di Stato

MILANO, 24 NOV – Ancora una giornata difficile sui mercati finanziari, alle prese con diversi segnali negativi e soprattutto frenati dal doppio no della cancelliera tedesca Angela Merkel: quello, scontato, agli Eurobond, ma anche lo stop a una riforma che possa dare alla Bce un ruolo piu' attivo nell'affrontare la crisi.

Cosi' le Borse europee, senza la guida di Wall street chiusa per il giorno del Ringraziamento, hanno chiuso in leggero calo con Milano invariata, ma soprattutto e' rimasta altissima la tensione sui titoli di Stato della zona euro, con un attacco violento sui prodotti greci, portoghesi e irlandesi. Oltre a un rialzo dei rendimenti per i bond italiani e tedeschi.

Tutto e' cominciato in mattinata quando, per far fronte all'impennata dei tassi d'interesse sui titoli di stato a 10 anni, il Belgio ha deciso di fare appello al risparmio privato, con lo stesso primo ministro uscente Yves Leterme a volere l'emissione di un titolo a 5 anni al 4% di interesse.

Poi l'agenzia di rating Fitch ha comunicato di aver tagliato il rating del Portogallo a 'junk' (spazzatura), declassando il giudizio sul debito sovrano di Lisbona a 'BB+' da 'BBB-', con outlook negativo. Il taglio era atteso ma, complice il generale deterioramento delle prospettive economiche dell'Europa, Fitch ha drasticamente le previsioni di crescita del Paese, stimando per il 2012 una contrazione del Pil portoghese del 3%.

La speculazione e' partita immediatamente, concentrandosi come ormai avviene da settimane non sulle Borse, ma sul mercato dei titoli di Stato. Il risultato finale e' il ritorno del rischio 'Pig': alla fine degli scambi ufficiali, il rendimento sui titoli a dieci anni di Lisbona e' cresciuto di 84 punti base, quello sugli omologhi prodotti irlandesi di 79, i greci ormai fuori classifica segnano +66 'basis ponit', i titoli del Belgio +25.

Tra i decennali in rialzo di 11 punti base i rendimenti dei Btp italiani, di 5 punti quelli dei Bund tedeschi, di 2 gradini i titoli francesi e inglesi. Cosi' lo spread tra Btp a 10 anni e titoli omologhi della Germania e' rimasto sotto quota 500, ma pur sempre sull'altissimo livello di 491,3. Quel che piu' spicca sono pero' i rendimenti, con tutte le scadenze dei Btp sopra la soglia psicologica dei sette punti percentuali: 7,11% per i decennali, 7,53% per i quinquennali protagonisti del 'boom' di giornata, 7,32% per le scadenze a due anni.

Minore la tensione sulle Borse, con Lisbona che ha ceduto meno di un punto percentuale, mentre Atene e Dublino hanno chiuso piatte. Simile l'andamento delle piazze finanziarie maggiori, che guadagnavano oltre l'1% quando sono state investite da un'improvvisa e consistente corrente di vendite dopo i segnali giudicati deludenti del vertice di Strasburgo.

Alla fine le Borse europee hanno concluso la seduta con una leggera limatura: Parigi -0,54%, Londra -0,24%, Francoforte invariata come Milano, che ha registrato una crescita dello 0,03% nell'indice Ftse Mib dei titoli principali e un calo dello 0,08% nell'indice generale Ftse All share.

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