ROMA – Bocciate 25 banche europee su 131. E bocciate anche, come da pronostico, le italiane Mps e Carige. E’ arrivato il verdetto della Bce sugli stress test che riguardavano 131 istituti europei.
Secondo quanto spiega l’istituto guidato da Mario Draghi in particolare a 13 istituti manca ancora il livello di capitale richiesto per gestire una situazione di criticità. Dodici, invece, hanno già varato misure di rafforzamento del capitale. Si tratta, comunque, in molti casi di una bocciatura “attesa”.
Così almeno per quanto riguarda Mps e Carige che, non a caso, hanno abbondantemente ricapitalizzato nel 2014 mentre i dati degli stress test condotti dalla Bce si fermano alla fine del 2013.
Delle nove italiane bocciate, otto (Banco Popolare, Bpm, Bps, Vicenza, Carige, Creval, Mps, Veneto Banca) cadono già sull’Aqr mentre la Popolare Emilia Romagna scivola solo nello scenario di stress test avverso. Cinque tuttavia si salvano (Banco, Bper, Popolare Sondrio, Creval e Veneto Banca) grazie alle misure di rafforzamento del capitale varate nel 2014 e scendono così a quattro i «rinviati» dall’autorità di Francoforte: Mps, Carige, Popolare Vicenza e Bpm.
Secondo quanto riporta la Banca d’Italia Montepaschi ha bisogno di un ulteriore rafforzamento del capitale da 2.111 milioni, mentre a Carige servono altri 814 milioni per superare lo scenario avverso degli stress test Bce.
Banca Popolare di Vicenza e la Popolare di Milano per le quali la Bce aveva individuato carenze di capitale si sono salvate grazie alle misure di rafforzamento patrimoniale aggiuntive varate. Lo informa la Banca d’Italia secondo la quale i 233 milioni e i 166 rispettivamente mancanti sono stati coperti da misure aggiuntive.
Entro due settimane le banche che non hanno superato lo stress test della Bce dovranno presentare i piani per la ricapitalizzazione. E’ quanto informa la Bce secondo cui 12 delle 25 banche hanno già coperto 15 miliardi di carenza capitale nel 2014. Per le altre scatta la necessità di approntare misure.
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