Successioni e donazioni, ecco cosa sta cambiando nel 2025 e come fare a far risparmiare agli eredi tempo e denaro: i dettagli
Molto spesso i nostri lettori sono sempre super curiosi e interessati circa gli argomenti sul tema delle successioni e donazioni, che risultano dal punto di vista legislativo molto complesse se non si conosce la materia. Nel 2025, però, alcune regole stanno per cambiare e favoriscono gli eredi dal punto di vista del proprio tempo e del denaro: andiamo a vedere cosa sta per cambiare circa il tema delle donazioni e delle successioni.
Grazie alle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 139/2024 e dalle recenti interpretazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, le cose stanno per cambiare notevolmente circa ’abrogazione del coacervo ereditario che, a detta di molti, rappresenterà un’importante semplificazione fiscale per gli eredi.
Una cosa molto importante che va sicuramente ad eliminare il procedimento complesso che si viene a creare da anni circa l’eredità e le successioni, che prevedeva la sommatoria tra il valore dell’asse ereditario e le donazioni effettuate in vita dal defunto proprio per il calcolo dell’imposta di successione.
Andiamo a vedere nel dettaglio cosa cambia per le successioni e cosa rimane per ora uguale circa le donazioni.
Successioni e donazioni, nuove regole in atto: ecco di che si tratta
Se ricordate circa il sistema dell’imposta sulle successioni, quest’ultima veniva calcolata includendo nel valore imponibile le donazioni fatte in precedenza dal de cuius; il tutto usato proprio per verificare se la franchigia fiscale che poteva essere di 1 milione di euro, fosse stata in parte consumata. Secondo la Corte di Cassazione e l’Agenzia delle Entrate, questo approccio veniva considerato superfluo nell’attuale quadro normativo basato su aliquote proporzionali.
Circa, invece, le donazioni il coacervo rimane operativo escludendo però quelle preparate tra il 2001 e il 2006, periodo in cui l’imposta di successione e donazione era stata abrogata. Se ricevi, quindi, una donazione devi comunque considerare eventuali donazioni precedenti per verificare se la franchigia è stata già consumata in tutto o in parte.
Un aspetto positivo riguarda le donazioni fra i fratelli, che godono di una franchigia di 100.000 euro. Eliminando il coacervo ereditario, questa franchigia rimane pienamente utilizzabile in caso di successione senza essere attaccata da donazioni pregresse.
In casi specifici, invece, dovrà Marco riceve una donazione dal fratello nel 2024 di circa 80 mila euro, e nel 2025 riceve altri 50 mila euro, la franchigia di 100.000 euro viene consumata dalla prima donazione; quindi, i successivi 30.000 euro sono soggetti a tassazione proporzionale.