SURE, si muove la Ue: fondo da 100 mld per la cassa integrazione europea

ROMA – Non sono ancora i coronabond (fino al 7 aprile, al prossimo vertice dei capi di governo, resta la spaccatura europea con i paesi del Nord) ma la proposta di una sorta di cassa integrazione comunitaria è il segno che la Ue comincia a muoversi nella direzione giusta. 

La Commissione europea propone infatti SURE uno strumento contro la disoccupazione garantito da tutti gli Stati membri, per contribuire a salvaguardare l’occupazione in Paesi come Italia e Spagna, tra i più colpiti dal coronavirus. Lo annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter. Ricevendo l’immediata e entusiastica adesione di Paolo Gentiloni. “Il primo esempio concreto, un passo forse storico, e comincio a essere ottimista sul fatto che altri ne seguiranno”, ha dichiarato il commissario Ue all’economia ai microfoni di ‘Radio anch’io’.

Il fondo Sure, ha spiegato Gentiloni, verrà approvato formalmente oggi e raccoglierà risorse sui mercati emettendo bond con tripla A, quindi a tassi bassissimi, che darà poi ai Paesi che ne hanno bisogno prestiti con scadenze a lungo termine.

A causa del coronavirus, scrive von der Leyen “la nostra vita quotidiana è cambiata radicalmente. Milioni di persone non possono andare al lavoro, ma devono ancora comprare generi alimentari e pagare le bollette. Le aziende pagano gli stipendi ai loro dipendenti, anche se, in questo momento, non guadagnano. L’Europa ora viene in loro sostegno, con una nuova iniziativa, che si chiama SURE, sicuro”, evidenzia von der Leyen.

“Come funziona Sure? Abbiamo appreso gli insegnamenti – ha aggiunto – dalla crisi finanziaria del 2008. Gli Stati membri che disponevano di questo strumento hanno aiutato milioni di persone a rimanere nel loro posto di lavoro e le aziende a superare la crisi finanziaria con i propri dipendenti. Sure significa lavoro di breve durata sostenuto dallo Stato”. (fonte Ansa)

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