Lavoro, manifestazione Cgil-Cisl-Uil: “Basta annunci senza scelte”

Susanna Camusso (Cgil) al governo: "Basta annunci senza scelte"
Susanna Camusso (Foto Lapresse)

ROMA – “Basta annunci senza scelte reali”: la segretarie della Cgil, Susanna Camusso, lancia un nuovo attacco al governo bipartisan di Enrico Letta. 

”Non vanno bene i continui annunci che non si traducono in una scelta che dia il senso del cambiamento”, ha detto per spiegare la manifestazione unitaria dei sindacati di sabato 22 giugno a Roma. ”La priorità deve essere una restituzione fiscale a lavoratori dipendenti e pensioni”.

“Servono risposte rapide per uscire dalla crisi, una prima potrebbe essere la restituzione fiscale a pensionati e lavoratori dipendenti per fare ripartire i consumi. Non bastano solo gli annunci, perchè la crisi è profonda”.

“Sul terreno del lavoro si possono fare cose importanti anche senza risorse, come la clausola sociale sugli appalti e la garanzia per i lavoratori che non perdano il posto in quelle situazioni. Invece si fa una discussione sulla flessibilità che non è utile per fare ripartire l’economia. Oggi manifestiamo e vediamo quali risposte arriveranno, ma i sindacati sono convinti che senza risposte si perde tempo e si aggrava la crisi. La situazione non sta ferma in attesa e peggiora”.

”Oggi siamo in piazza perché il Paese ha bisogno di risposte rapide per uscire dalla crisi. E la prima risposta di cui il Paese ha bisogno è una restituzione fiscale a lavoratori dipendenti e pensionati, che permetta di far ripartire i consumi e la produzione”.

E sul piano per il lavoro che il governo si accinge a mettere in campo Camusso dice: ”Abbiamo avuto tante occasioni per dire che sul tema del lavoro si possono fare cose anche importanti che non hanno bisogno di risorse. Il problema è che invece si continua a fare una vecchia discussione sul tema della flessibilità anche se è ormai dimostrato che non è utile a far ripartire l’economia”. Oggi, ha dettola leader della Cgil, ”facciamo una manifestazione e vedremo quali risposte arriveranno. Cgil. Cisl e Uil sono profondamente convinti che senza risposte da un lato si continuera’ a perdere tempo, dall’altro continuerà’ ad aggravarsi la crisi”. E ad una domanda sulle parole del leader della Uil che ha avvertito del rischio che con l’aumentare dell’emergenza lavoro possano essere i cortei di disoccupati a far cadere il governo, Camusso Risponde: ”E’ una lettura possibile. Di sicuro senza misure che contrastino la crisi, la situazione peggiora”.

Il pacchetto Giovannini “così non serve a niente”, ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti, alla testa di uno dei due cortei della manifestazione. “Non mi sembra che sia una cosa che possa avere uno straccio di efficacia. A staccare la spina” al governo “non saranno Berlusconi o il Pd”, ma “saranno i cortei dei disoccupati”, ha detto il leader della Uil.

Critico anche Raffaele Bonanni, segretario Cisl:  “Il governo Letta faccia una proposta, basta con i bizantinismi. Metta questi obiettivi davanti e si raccordi con lavoratori e imprese. Serve una proposta coraggiosa, complessiva e nuova che ribalti. Basta cincischiare, perdere tempo. Letta abbia coraggio nel fare una cosa nuova. Questa è l’Italia che non butta la spugna e che non si perde in chiacchiere. Il Paese perisce perché c’è chi si perde in chiacchiere. Siamo qui per ricordare alla classe dirigente i doveri e non per contrapporre il Paese, gli uni contro gli altri, ma per lavorare per il Paese reale”, ha aggiunto il segretario della Cisl.

 

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