ROMA – Svizzera, la Banca centrale sgancia il franco dall’euro. Crolla Borsa Zurigo. La Banca centrale Svizzera ha deciso di cancellare il tetto fissato al cambio del franco contro euro a 1,2. La mossa ha spinto il rapporto tra euro e franco ai minimi da settembre 2011 fino a 1,0800. Si tratta di un altro indicatore che davvero il quantitative easing della Bce (l’acquisto di titoli di stato) è imminente, soprattutto dopo l’ok preliminare della Corte di Giustizia europea. Nel risiko valutario l’euro è crollato di fronte al dollaro, un segnale positivo perché favorisce le esportazioni europee e va incontro agli sforzi e agli auspici della Bce per deprezzare la divisa europea.
Il tetto della banca centrale svizzera era stato fissato proprio a settembre 2011 per contrastare la corsa degli investitori alla ricerca di beni rifugio come il franco. Uno choc per i mercati, tanto è vero che si registra una caduta inarrestabile della Borsa di Zurigo che arriva a cedere l’11%. Le performance peggiori sono quelle dei grossi esportatori penalizzati dall’eccessivo apprezzamento della valuta svizzera.
Swatch crolla del 16,5%, Richemont (che produce i gioielli Cartier) del 15,7%, Credit Suisse del 13%, il farmaceutico Roche del 12%, Ubs dell’11,6%, il cementiero Holcim del 13,2%. “Il tasso di cambio minimo – scrive la Banca nazionale Svizzera in una nota – è stato introdotto in un periodo di sopravalutazione eccezionale del franco e di un alto livello di incertezza nei mercati finanziari”.
La Snb aggiunge che “per quanto la valutazione del franco sia sempre alta” ora “l’euro si è deprezzato in modo considerevole rispetto al dollaro con il conseguente indebolimento del franco rispetto alla moneta Usa”. Per questo motivo la Snb “ritiene che non sia più giustificato mantenere il cambio minimo”.
“Non ho parole”, la decisione della Banca centrale svizzera “è uno tsunami per l’industria dell’export e per il turismo e infine per l’intero Paese”. E’ il commento dell’amministratore delegato di Swatch, Nick Hayek, rilanciato da Bloomberg.
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