Il Governo destinerà le risorse aggiuntive ricavate dal deficit a tagliare il cuneo fiscale: ma chi ci guadagna? La stima del deficit per quest’anno al 4,5% programmatico, a fronte di un 4,35% tendenziale, libera infatti oltre 3 miliardi che il governo userà, con un provvedimento di prossima attuazione, per tagliare i contributi a carico dei dipendenti con redditi medio-bassi.
Insomma, il governo promette di dare una sforbiciata ai contributi sociali prelevati dai lavoratori, consentendo un salario netto più sostanzioso in busta paga. Ma rivolto a chi? Per quanto? E quanto sostanzioso?
Secondo le informazioni disponibili, è lecito supporre che l’intervento vada a incidere nuovamente sulle fasce di reddito fino a 35mila euro. Il calcolo non può che restare nel recinto delle ipotesi più plausibili (diciamo sei punti per i redditi fino a 25mila euro e quattro punti per i redditi fino a 35mila euro).
Il nuovo taglio – presumibilmente per decreto legge – sarà efficace tra maggio e dicembre, secondo le previsioni del governo. La misura potrebbe essere lasciata per il secondo semestre dell’anno o varata prima, già alla fine della primavera.
Considerando i 5 miliardi dell’ultimo intervento di taglio al cuneo fiscale (e con più mesi da finanziare), è ragionevole considerare aumenti di 20 euro al mese sui redditi fino a 25mila euro e 40 euro su quelli sotto i 35mila.
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