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Tagli a Ministeri, Regioni ed enti locali: gli statali a rischio sono 200 mila

di admin |5 Luglio 2012 9:35

ROMA – Tra ministeri e regioni i tagli agli statali potrebbero raggiungere le 200 mila unità. La bozza del decreto di spending review parla di tagli del 10 percento tra i dipendenti e del 20 percento tra i dirigenti della pubblica amministrazione. I tagli non dovrebbero corrispondere a dei licenziamenti in tronco.

Dei 200 mila statali a rischio tagli, circa 55 mila vengono dai ministeri: 30-35 mila unità dal ministero dell’Economia, circa 20 mila dal ministero della Pubblica amministrazione. Il ministero della Difesa invece si autoregolerà nei tagli e ci sarà una compensazione delle percentuali di taglio tra gli altri ministeri. Ad esempio potrebbero esserci tagli del 5 percento al ministero della Giustizia e del 15 percento a quello dell’Interno.

Gli altri 150 mila tagli agli statali arriveranno dalle Regioni e dagli enti locali, con il ridimensionamento dell’organico di Province e Comuni. Nel conto dei 150 mila compaiono anche gli statali del settore della sanità.

La strada sarebbe quella della mobilità con stipendio all’80 percento per 2 anni e poi il licenziamento, anche se si è parlato di portarla da 2 a 4 anni fino alla pensione. Altra opzione sarebbe il prepensionamento, valido per coloro che stando alle vecchie regole, in deroga alla riforma Fornero, matureranno i requisiti della pensione entro il 31 dicembre 2013 o (secondo un’altra ipotesi circolata) entro il 31 dicembre 2014.

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